TERZO GRADO DI GIUDIZIO
Delitto di Malnate, la Cassazione conferma l'ergastolo
Niente sconti per Sergio Domenichini: la condanna è definitiva

La sentenza all’ergastolo nei confronti di Sergio Domenichini è diventata definitiva. La Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa del sessantottenne pluripregiudicato di Varese contro il verdetto della Corte d’Assise di Milano che nell’ottobre di un anno fa lo ha ritenuto responsabile dell’omicidio di Carmela Fabozzi, la pensionata massacrata con nove colpi alla testa sferrati con un vaso in vetro la mattina del 22 luglio di tre anni fa nella sua abitazione di via Sanvito a Malnate.
La pensionata sarebbe stata uccisa perché il suo killer, che per altro si è sempre professato innocente, «aveva bisogno di soldi per poter andare a fare una vacanza al mare con la compagna», come è stato messo nero su bianco nelle motivazioni della sentenza d’Appello.
Dalla vendita a un compro oro di Varese dei gioielli trafugati alla vittima aveva ottenuto poco meno di un migliaio di euro.
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