IL CASO
Dentista falso operava davvero
Pratiche abusive scoperte grazie a una lettera anonima: chiuso uno studio di Lonate Pozzolo. Indagano i carabinieri

A quanto pare improvvisarsi dentisti è uno degli hobby più diffusi sul territorio nazionale.
L’altro giorno i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio e quelli dei Nas di Milano hanno scoperto l’ennesimo odontotecnico che svolgeva abusivamente la professione di odontoiatra.
Lo studio medico è stato messo sotto sequestro d’intesa con il pubblico ministero Pasquale Addesso che ora dovrà accertare in che modo fosse organizzata la clinica. Per ora ciò che trapela non è molto: l’operazione è scattata l’altra mattina, dopo una segnalazione arrivata agli inquirenti. Una lettera anonima informava di pratiche abusive in alcuni giorni della settimana, quindi è stato sufficiente recarsi nel posto giusto al momento giusto per scoprire che il delatore aveva ragione.
Il direttore amministrativo - un odontotecnico, appunto - era giusto giusto alle prese con la bocca di un paziente, maneggiava con gli attrezzi del mestiere e praticava operazioni riservate a un medico dentista.
A quel punto sono scattati i provvedimenti. Ora però si tratterà di capire e di differenziare le posizioni di chi all’interno dello studio comunque lavorava. C’erano infatti un direttore sanitario e alcuni medici a tutti gli effetti, il quesito è: sapevano che il collega si dilettasse con trapani e pinze?
Altro quesito: tra i pazienti trattati da lui, qualcuno ha riportato danni?
A riprova del fatto che il fenomeno sia davvero diffuso, a fine settembre ben quattro addetti del settore si sono ritrovati a patteggiare condanne da due a sette mesi davanti al gup Nicoletta Guerrero.
Due di loro erano i titolari degli studi di odontoiatria coinvolti nell’indagine, gli altri due invece erano quelli che da loro operavano in totale spregio della normativa. Una ventina i pazienti curati senza averne titolo: implantologia dentale, ricostruzioni del colletto gengivale, innesti, apicectomie, implantologie. Facevano insomma di tutto, ma senza le necessarie abilitazioni e competenze, quindi a rischio e pericolo di chi finiva nelle loro mani.
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