IL CONCERTO
Di padre in figlio, De André fa sold out: emozioni e applausi
Pienone al teatro di Varese per l’esibizione di Cristiano De André
«De André canta De André». E sono applausi, musica, nostalgia, emozioni. E’ sold out il teatro di Varese questa sera per la tappa varesina della tournée in cui Cristiano De André (figlio di Fabrizio) ripropone i brani del padre, celebrandone l’eredità artistica. Il cantante ha aperto il concerto con un raro e ricercato «Mégu megún», in cui la voce diventa strumento. Poi «’Â çímma», il cui linguaggio onirico tratteggia un risveglio.
IL VIAGGIO IN MUSICA
Ed è solo dopo l’inizio del viaggio in musica, quando il pubblico è già su Le Nuvole, che Cristiano prende la parola: «Siamo in un viaggio sulle poesie di mio padre, di cui ricorre il 25esimo dalla scomparsa». Poi «Ho visto Nina Volare», un inno all’amore puro. «Don Raffaè», una storia raccontata in napoletano, per ribadire che la malavita prende il posto dello stato quando è assente. Fame di giustizia, voglia di libertà, sete di ricordi. C’è tutto. Il pubblico riflette, batte il ritmo con le mani ed esplode con “Amico fragile,” una delle canzoni più autobiografiche e amate. Si racconta fu scritta in una notte e in essa vi è uno sfogo poetico potente, che il pubblico fa proprio battendo le mani nella commozione, nel rimpianto di aver perso un artista così grande, e nel sollievo di ritrovarlo nel figlio.
«Ho visto Cristiano nascere come artista» ha detto Paolo, un fan, musicista e cantautore di Nerviano, che anni fa aveva dato a Fabrizio un nastro con i suoi pezzi. «Amo De André e fa piacere ascoltare il figlio, che è un figlio d’arte degno dell’arte».
© Riproduzione Riservata


