TALENTI IN FUGA
Di Rescaldina i pizzaioli più bravi di Spagna
La migliore pizza napoletana è quella dei gemelli Colombo, dal 2006 attivi a Barcellona

La migliore pizza napoletana di tutta la Spagna ha origini italiane, anzi legnanesi; più precisamente, di Rescaldina. Come sono arrivati i due gemelli Max e Stefano Colombo da Rescaldina a vincere la prima edizione del premio La Mejor Pizza portando in gara le loro creazioni calde di forno? La storia di Max e Stefano, legnanesi con origini rescaldinesi, inizia nel 2006 con una scommessa: aprire a Barcellona un ristorante italiano specializzato in cucina veneta. Il nome dice già tutto: Xemei, cioè gemelli in veneziano.
Dalle sarde in saor e baccalà il passo verso la pizza napoletana non è stato immediato, visto che Max e Stefano prima di aprire la pizzeria Can Pizza si sono cimentati anche con il mondo del vino naturale, proponendo nel locale Can Cisa - Bar Brutal nel 2013 qualcosa come 900 etichette italiane, francesi e non solo. Ma è con l’incontro con il pizzaiolo romano Lorenzo Vuotorni, «molto preparato sulla lievitazione e sulla qualità delle materie prime» così come lo definiscono i gemelli Colombo, che nascono tutta una serie di locali incentrati sul prodotto italiano per eccellenza, quello che porta tra gli ingredienti il nostro tricolore: la pizza appunto.
Prima nasce Can Pizza, locale ancora oggi molto amato, poi Frankie Gallo Cha Cha Cha, che propone oggi un prodotto a metà strada tra la pizza romana e quella tradizionale napoletana. Il locale dei gemelli Max e Stefano Colombo che si è però aggiudicato il premio La Mejor Pizza è però la Balmesina di Barcellona, l’ennesimo ristorante aperto dai fratelli imprenditori che nel frattempo hanno anche investito in un ristorante a Madrid e pensano già, per il futuro, di spostarsi su mete turistiche ma non troppo, come ad esempio la bella isola di Minorca.
Max e Stefano Colombo sono molto conosciuti a Legnano anche per via della loro famiglia: il padre dei due gemelli è infatti Romano Colombo, che è stato prima gran priore di Legnarello e poi gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade del Palio di Legnano. Prima di partire per la Spagna hanno studiato e fatto esperienza nelle cucine venete: da qui lo Xemei.
Il bello della storia dei gemelli Colombo è il loro non essersi mai distaccati dalla cucina tradizionale, portando con sé l’italianità - e se vogliamo, anche la legnanesità - in una Spagna che nel 2006, come sanno gli esperti di alta cucina, era nel pieno della rivoluzione gastronomica della cucina molecolare.
Eppure i fratelli fin da subito non hanno proposto gelato all’azoto o reazioni chimiche, ma piatti ricercati e poco turistici. Alla pizza, emblema del nostro Paese, sono arrivati solo dopo tanta ricerca e dopo aver definito la personalità dei propri ristoranti.
A mille chilometri da Barcellona, a Legnano, possiamo solo immaginare la pizza dei gemelli Colombo, ma grazie a questo premio prestigioso siamo certi di una cosa: puoi togliere un italiano dall’Italia, ma non puoi togliere l’Italia da un italiano.
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