IL PROBLEMA IRRISOLTO
«Cimici anche nei piatti»: “incubo” a Busto Arsizio
In viale Stelvio case infestate da 20 anni. E il Comune non può fare nulla. Lo sfogo di un residente

Cimici nei piatti, sul divano e nei vestiti. Non è l’inizio di un racconto dell’orrore, ma la quotidianità estiva di Maurizio, 58 anni, che dichiara: «Arrivano in continuazione. Sto andando in esaurimento». Il residente, pensionato da un mese, sognava un’estate serena. E invece rieccolo a combattere un nemico minuto e ostinato, con cui ha a che fare da quasi 20 anni: le cimici dell’olmo.
DAL 2006
«È dal 2006 che, tra giugno e luglio, sono ridotto a questa situazione. È una cosa impressionante» racconta Maurizio dalla sua casa su viale Stelvio, nei pressi dell’Ite Tosi. La fonte dell’invasione sarebbe il verde che costeggia la strada, in particolare l’area circostante la Cascina dei poveri. Con il caldo, le uova depositate in primavera si schiudono, trasformando l’estate in un incubo maleodorante.
BATTAGLIA QUOTIDIANA
La battaglia contro le cimici dell’olmo lo accompagna tutti i giorni, dall’alba al tramonto. Maurizio descrive la sua assurda, snervante routine estiva: al risveglio apre il balcone e trova già la zanzariera del balcone «tutta piena» di questi insetti, che a quell’ora si sono già infilati fra le setole della scopa e in tutti i vasi delle piante. Non solo: anche i panni stesi ad asciugare sono presi d’assalto. Le cimici arrivano dappertutto, anche in cucina, dove Maurizio se le trova talvolta «pure nei piatti».
INSETTICIDI VIETATI
«Per la cimice dell’olmo non esistono trattamenti adulticidi di massa – chiarisce Orazio Tallarida, consigliere con delega al Verde urbano ed ecologia – Gli insetticidi convenzionali che agiscono sulla chioma delle piante sono spesso vietati in contesto urbano. Non uccidono solo zanzare o cimici, ma anche api, farfalle e altri insetti fondamentali per la biodiversità urbana», aggiunge infatti Tallarida.
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