LA POLITICA
Dieci nomi per una poltrona
La Lega Nord si muove per il dopo Fontana: rosa di candidati. E Zanzi smentisce le voci: "Preferisco fare il prefetto""
Se fosse sceso in campo Daniele Marantelli, c'è chi è pronto a scommettere che, dall'altro fronte, Giancarlo Giorgetti avrebbe raccolto la sfida. Ma lo scontro fra "titani" per la poltrona di sindaco di Varese pare destinato a non avverarsi. Il centrosinistra sceglierà il candidato passando per le primarie. Il centrodestra - coalizione ancora tutta da costruire - non ci pensa nemmeno. La Lega, che avendo il sindaco uscente, Attilio Fontana, e un trend di consensi in ascesa, mette l'opzione sulla scelta ed esclude consultazioni.
«Le primarie? Non servono, sviliscono il ruolo dei partiti che hanno il dovere di indicare una direzione, costruire un programma e presentare un candidato, ponendosi poi al giudizio dell'elettorato» spiega il segretario cittadino del Carroccio, Marco Pinti. Ma in casa Lega qualcosa bolle in pentola. Di recente, si è tenuta una riunione tra i vertici cittadini e alcuni amministratori di Palazzo Estense, per vagliare possibili nomi; ne è scaturita una lista di dieci papabili, tra cui Pasquale Gervasini e Giovanni Daverio. E dai quali però si chiama fuori senza indugio il prefetto Giorgio Zanzi, che qualcuno aveva pensato di candidare per il Carroccio: "Nessuno mi ha mai contattato - dice il rpefetto .- ma, ringraziandolo per la stima, evito eventuali disturbi a chi avesse in mente di farlo: preferisco continuare a lavorare da prefetto".
Ampi servizi sulla Prealpina in edicola venerdì 5 giugno.
© Riproduzione Riservata