L’EPISODIO
Dio salvi Robert Fripp. O la sanità lombarda
La moglie di Robert Fripp, il chitarrista leader della band più importante del progressive, Toyah Wilcox: «Mio marito era nel posto giusto al momento giusto»

Si rassegnino i patiti dell’Eurovision Song Contest che da mesi trepidavano per il derby tricolore tra Lucio Corsi (no, non ha vinto Sanremo, ma, mistero, Olly ha declinato) e Gabry Ponte (no, a Sanremo non ha partecipato, però il suo “Tutta l’Italia” ci ha massacrato per le cinque serate dell’Ariston e è stato in gara per San Marino, sic). Parleremo d’altro. Di Robert Fripp, 79 anni, chitarrista e leader dei King Crimson, dal 1969 band capofila del progressive rock. Il quale, con la consorte Toyah Wilcox (cantante di un certo successo negli anni ottanta), ha annunciato al mondo la sua disavventura sanitaria, fortunatamente a lieto fine. Con scenario italiano. Atterrato a Orio in previsione di uno show a Castione Presolana della Orchestra Of Crafty Guitarists, ha avvertito un “dolorino” e, in quattro e quattr’otto, è finito in sala operatoria a Bergamo dove è stato sottoposto a due interventi al cuore. «Mio marito ha avuto un infarto due settimane fa, ma era nel posto giusto al momento giusto», l’annuncio dato in video da Toyah. Tutto è bene quel che finisce bene: addirittura, in barba alle previsioni, pochi giorni dopo Fripp era già sul palco: «Due giorni dopo l’intervento sono andato a suonare e l’esibizione nella chiesa di Castione è stata meravigliosa, un evento magico». Un enorme spot per la vituperata sanità lombarda, certo. Ma anche per la tempra di questi “eroi” del rock che proprio non ce la fanno a farsi da parte. Auguri, Bob!
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