IL CASO
Discoteca chiusa a Varese, la solidarietà di Linus
In diretta a Radio Deejay il commento sulla vicenda del Village: «Sarebbe interessante capire perché contemporaneamente tutti gli adolescenti sono impazziti in questo periodo»

Il caso della discoteca Village, chiusa fino “a data da destinarsi” per decisione del titolare contro la maleducazione di alcuni utenti, trova un’eco mediaticamente importante grazie a Linus e Nicola Savino, che ne hanno parlato per esteso questa mattina, durante la puntata di Deejay Chiama Estate, la popolare trasmissione del mattino (in versione estiva di Deejay Chiama Italia, ndr) in onda sull’emittente milanese che da decenni è uno dei maggiori successi radiofonici italiani.
Dopo aver letto per esteso la lettera-sfogo pubblicata sulla pagina Facebook della discoteca, i più popolari deejay radiofonici italiani non si sono limitati alla cronaca e alla solidarietà nei confronti del titolare del Village, ma hanno tentato di analizzare un fenomeno di disagio sociale comune ad ampi strati della popolazione adolescenziale, in particolare all’uscita dalla fase della pandemia che ha enormemente limitato la vita sociale dei giovani: «Sarebbe interessante - ha detto Linus - capire perché contemporaneamente tutti gli adolescenti sono impazziti in questo periodo. Il punto di partenza probabilmente è che sono mancati due anni di vita, in quell’età di formazione tra la fine delle medie e l’inizio delle superiori, in cui la scuola insegna un minimo di disciplina, di rispetto e di educazione. Non hanno fatto quella specie di “militare” che è la prima e la seconda superiore. Questo è il motivo per cui in ogni parte d’Italia, non soltanto a Milano (con buona pace di Chiara Ferragni) c’è questo tipo di problematica». Il riferimento è alla storia Instagram dove Chiara Ferragni lamentava l’aumento di casi di furti e di criminalità a Milano, oltre a episodi di maleducazione, rivolgendo anche un appello al sindaco Beppe Sala.
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