IN TRIBUNALE
Distrugge il braccialetto elettronico: 35enne “torna” ai domiciliari
Arrestato a Besozzo dai carabinieri. Era già sottoposto alla stessa misura cautelare per stalking nei confronti dell’ex compagna

Era sottoposto agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, ma ha deciso di ribellarsi, anche a causa dell’ubriachezza provocata da diverse birre. Ha rotto il braccialetto che aveva alla caviglia ed è uscito di casa, vagando senza meta. Un gesto assurdo e per questo la giornata di venerdì 25 aprile è finita male per un uomo di 35 anni, arrestato dai carabinieri a Besozzo per evasione dagli arresti domiciliari.
DISTRUTTO IL DISPOSITIVO
Il trentacinquenne è sotto processo per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, con cui è in corso anche un contenzioso sull’affidamento del figlio. A causa dell’accusa di stalking, gli era stato imposto di restare confinato in casa, controllato proprio dal braccialetto elettronico. L’altro giorno, però, l'uomo – che successivamente ha ammesso di aver bevuto una notevole quantità di alcol – ha perso il controllo: ha distrutto il dispositivo di sorveglianza ed è uscito, vagando in stato di ebbrezza. La sua presenza sospetta, nei pressi di un bosco, ha attirato l’attenzione di alcuni vigili del fuoco, che hanno poi avvisato i carabinieri. I militari lo hanno rintracciato e arrestato. È probabile comunque che la rottura del braccialetto elettronico avesse già messo in allarme le forze dell’ordine. Anche se pare che l’uomo non avesse intenzione di avvicinarsi all'ex compagna perseguitata in passato.
L’UDIENZA DI CONVALIDA
Davanti al giudice Andrea Crema, questa mattina, sabato 26, si è svolta l’udienza di convalida. Il pubblico ministero Nicola Ronzoni ha chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere. La difesa, rappresentata dall’avvocato Marco Natola, ha chiesto di non applicare alcuna misura cautelare, per questo procedimento, o al massimo gli arresti domiciliari, comunque già da ripristinare, sottolineando i gravi problemi psicologici e comportamentali dell’imputato. Alla fine, il giudice ha disposto il ritorno ai domiciliari, misura che si “somma” virtualmente a quella già in essere per il procedimento di stalking. Durante gli accertamenti, l’uomo è risultato positivo all'alcoltest con un tasso alcolemico di 1,4 grammi per litro. Il processo è stato rinviato al prossimo 24 giugno.
© Riproduzione Riservata