INCIDENTE IN FIERA
Dopo il volo giostra sequestrata
Sessanta giorni di prognosi alla ragazzina sbalzata dal sedile, la Procura avvia un’indagine: da valutare il funzionamento dei meccanismi di sicurezza

Una brutta frattura alla gamba, più traumi vari al bacino e al torace. La ragazzina di 13 anni che venerdì pomeriggio è stata sbalzata da una giostra al Luna park di piazza Primo Maggio ne avrà per almeno 60 giorni, ma sarebbe potuta andare anche peggio. La giovanissima è volata dal seggiolino della “Zattera” quando questo si trovava nella posizione più elevata, a circa sei metri di altezza. Cadendo ha sbattuto su uno dei parapetti che tengono il pubblico lontano dal raggio d’azione della macchina, l’urto è stato talmente violento che il metallo si è piegato. Se la ragazza invece della gamba avesse picchiato il capo, difficilmente avrebbe potuto uscirne con soli due mesi di ospedale.
Valutata una prima sommaria ricostruzione della dinamica, il pm Rosaria Stagnaro ha quindi disposto il sequestro della giostra, che già nella serata di venerdì è stata fermata. La prima cosa che i periti nominati dalla Procura dovranno accertare è se venerdì i meccanismi di sicurezza abbiano effettivamente fatto il loro lavoro. Testimoni hanno infatti riferito che dopo l’incidente la sbarra del seggiolino occupato dalla 13enne era alzata: «Stavo guardando la giostra - racconta un uomo -. La Zattera si era messa in moto da poco, dopo quattro o cinque giri ho visto volare quello che mi era sembrato un fantoccio. La ragazza è caduta sulla ringhiera, poi a terra. Solo quando si è messa a urlare ho capito che si trattava di una persona, è stata una scena che non dimenticherò tanto facilmente».
Quando si è accorto dell’incidente il manovratore ha bloccato la giostra, la Zattera è tornata nella posizione di partenza e chi ci era salito è stato fatto scendere. Capito quello che era successo, alcuni ragazzi hanno avuto una crisi isterica: qualcuno si è messo a gridare, altri a piangere. I soccorsi sono arrivati subito, perché una squadra della Croce rossa si trovava già lì per soccorrere un bambino vittima di una banale caduta. Per fortuna, la tredicenne non aveva picchiato il capo: dopo l’incidente non ha mai perso conoscenza, superato l’attimo di comprensibile sbandamento ha subito cominciato a gridare. Chi aveva visto il suo volo ha temuto il peggio, quando è stato chiaro che la ragazza se l’era cavata con una brutta frattura, tutti hanno tirato un sospiro di sollievo.
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