SABATO DI TENSIONI
Dopo Remigration: scritte anarchiche e muri imbrattati
I negozi di via Roma a Busto Arsizio presi di mira dai vandali. L’assessore Sabba: «Sono bestie»

Muri, vetrine e pavimentazione imbrattati con simboli anarchici. Ha lasciato il segno, letteralmente, la manifestazione antifascista inscenata ieri pomeriggio, sabato 17 maggio, nel centro di Busto Arsizio.
Il corteo organizzato nel cuore della città dagli antifa per protestare contro il Remigration Summit è stato macchiato da alcuni episodi deprecabili come l’imbrattamento di negozi e muri con varie scritte e simboli anarchici, oltre a un insulto rivolto al sindaco di Gallarate Andrea Cassani.
LE REAZIONI
In particolare sono state prese di mira le vetrine della gioielleria-orologeria 24 di via Roma: «Intorno alle 18 abbiamo subìto un vero e proprio sfregio con vernice non lavabile - ha fatto sapere il titolare Daniele Caiafa -. Mi sono trovato davanti uomini e donne non giovanissimi, che ho segnalato alle forze dell’ordine». Durissimo il commento dell’assessore allo Sviluppo economico Matteo Sabba: «Sono bestie - così l’esponente di giunta ha definito i manifestanti -, gentaglia che non dovrebbe poter entrare nella nostra città».
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