STRADE SICURE
Dossi a Masnago: «Bene così, ma ne servono altri»
Il Consiglio di quartiere chiede di posizionarne anche nel resto di via Giordani e nelle strade di Avigno più pericolose

«Siamo soddisfatti per i dossi appena realizzati in via Giordani e speriamo che il Comune di Varese ne installi altri nella restante parte della strada e nelle vie del quartiere di Avigno reputate più pericolose». A prendere la parola, a seguito dell’articolo pubblicato il 29 ottobre dal titolo “Cinque dossi in 750metri, via Giordani da record”, è il Consiglio di quartiere 2 con una lettera inviata al nostro giornale.
L’articolo, con un po’ di ironia, intercettando il comune sentire di parte degli abitanti di via Giordani e dopo aver testato la strada, si domandava se non fossero troppi 5 dossi in 750 metri e se non sarebbe stato più funzionale metterne qualcuno in meno nella parte alta della via e qualcuno in più a valle, vicino e oltre il campo di atletica.
LA RISPOSTA DEL CONSIGLIO DI QUARTIERE
In risposta, il Consiglio di quartiere 2, «a nome dei tanti cittadini che hanno partecipato alle assemblee pubbliche», esprime «la propria soddisfazione per la realizzazione dell’insieme di opere volte a dissuadere la velocità delle auto in quel tratto di strada che per molto tempo è stato giudicato da tutti come molto rischioso per i pedoni».
I MARCIAPIEDI
Nella parte alta di via Giordani sono stati realizzati «marciapiedi», «ritenuti da tutti l’opera maggiormente necessaria per mettere in sicurezza il percorso dei pedoni». I marciapiedi , infatti, contribuiscono a rendere più sicuro il tratto dove la strada è stretta e presenta diverse curve in cui la visibilità è limitata. Insieme ai marciapiedi, rendono la via Giordani più sicura i cinque dossi realizzati (sei con quello sul ponte ) che «“spezzano” correttamente il ritmo delle auto in un tratto di strada stretto e con curve con scarsa visibilità nonché attività commerciali» dice il Consiglio di quartiere.
LA SEGNALETICA
Promosso dunque l’intervento dei dossi, e perché non continuare? «Ci aspettiamo, ovviamente, una buona segnaletica sia orizzontale che verticale per allertare della presenza dei dossi chi non transita abitualmente, nonché la realizzazione in un futuro non troppo remoto dello stesso tipo di opere anche nel secondo tratto della strada, quello più a valle, dove giustamente gli abitanti hanno segnalato la pericolosità di alcuni attraversamenti stradali e il fatto che non essendoci né curve né dossi gli automobilisti tendono ad avere il “piede pesante” appena superato il ponte sulla ferrovia».
LA LISTA DELLE STRADE
La lettera si chiude con una lista di strade da mettere in sicurezza «in tempi brevi». Prima tra tutte via Saffi nel tratto in discesa da Velate fino all’incrocio con via Oriani, con un attraversamento pedonale estremamente pericoloso. Via Oriani dove i dossi esistenti sono usurati e ne sono stati richiesti altri perché la via è diventata un ring ad alta velocità. Via Monsignor Proserpio dove la velocità delle auto è troppo alta in un tratto di strada con diverse attività commerciali e numerose realtà abitative.
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