L’OPERAZIONE
Droga dai Caraibi: arresti a Malpensa
Dipendenti infedeli facevano passare carichi di cocaina: sgominata un’associazione con diramazioni calabresi, romane, sarde e dominicane

Una banda che gestiva il traffico di cocaina da Santo Domingo all’Italia, attraverso la porta d’ingresso di Malpensa, dove l’associazione criminale poteva contare su quattro dipendenti infedeli della struttura aeroportuale.
Dalle prime ore dell’alba di oggi, martedì 10 ottobre, personale della Questura di Roma e del Comando Provinciale della guardia di finanza della Capitale ha eseguito, sull’intero territorio nazionale, una misura cautelare personale emessa dal Gip del Tribunale capitolino nei confronti di diciannove persone ritenute appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti - in particolare cocaina - con base a Roma e ramificazioni all’estero.
Arresti e perquisizioni sono avvenute anche tra Angera, Gallarate e Castano Primo.
Le indagini - riferisce un comunicato della Gdf - «hanno accertato l’operatività, nella Capitale, di un agguerrito gruppo criminale, responsabile di plurime importazioni di droga, in parte destinate alla ‘ndrangheta e, in particolare, alla cosca “Alvaro” Sinopoli di Reggio Calabria».
Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Roma - Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata - e i poliziotti della Sezione narcotici della locale Squadra Mobile, con i militari del Gruppo della guardia di finanza di Malpensa e ad agenti del Commissariato di Fidene Serpentara, hanno condotto indagini, anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali. In tal modo è stato ricostruito il sistema d’importazione della droga.
500 KG. DI COCAINA SEQUESTRATI
Oltre 500 sono i chilogrammi di cocaina sequestrati in Italia e all’estero e tredici gli episodi delittuosi accertati.
La vicenda nasce dalla confluenza di diverse attività investigative della polizia di Stato e della guardia di finanza.
DA SANTO DOMINGO ALLA SARDEGNA
In una prima fase, la polizia, tra l’autunno del 2013 e i primi mesi del 2014, individuava negli odierni arrestati Marco Turchetta e Mauro De Bernardinis, nonché in Sandro Zumpano (nel frattempo deceduto), i fornitori di un ingente carico di droga, pari a 35 chili di cocaina, 20 chili di marijuana, 10 chili di hashish, così avviando una più ampia attività investigativa che, il 26 novembre 2013, culminava nel clamoroso sequestro, nel porto di Cagliari, di 252 chili di cocaina, occultata all’interno di un container imbarcato su una motonave partita dal porto dominicano di Caucedo e giunta al Porto Canale di Cagliari.
DROGA ALLA MALPENSA
Parallelamente, nell’ottobre 2013, le autorità domenicane sottoponevano a sequestro 53 chili di cocaina rinvenuta in un aereo in partenza dall’aeroporto internazionale de “La Romana” (Repubblica Dominicana) e diretto a Milano-Malpensa.
Si accertava, così, come il dominus della compagine criminale romana fosse il nominato De Bernardinis che, unitamente ai fidati collaboratori Fabrizio Bianco e Claudio Chigarelli, si rendeva protagonista di numerose importazioni di droga, via aerea e via mare, grazie a un’efficiente rete di narcotrafficanti centroamericani in grado di garantirgli il costante approvvigionamento del narcotico. Successivamente, a partire dal 2014, la guardia di finanza avviava investigazioni sul medesimo sodalizio criminale, sottoponendo a sequestro, nel luglio dello stesso anno, 76 chili circa di cocaina, occultati in un aereo proveniente dall’aeroporto de “La Romana” e giunto a Milano Malpensa.
Dalla lettura comparata delle risultanze investigative acquisite dalle Fiamme galle di Roma e quelle di un’altra complessa attività d’indagine del Gico della guardia di finanza di Catanzaro, diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, emergeva come l’illecito carico sottoposto a sequestro a Malpensa risultasse, in parte, destinato agli odierni arrestati, ovvero Vincenzo Alvaro, Francesco e Angelo Forgione, Davide Maria Boncompagni, contigui alla potente cosca di ‘ndrangheta degli “Alvaro” di Sinopoli e in contatto diretto col broker romano De Bernanrdinis.
IL LATITANTE ROMEO
A tal proposito, il Gico di Roma, nell’ambito delle odierne investigazioni, nel maggio del 2016, a Milano, aveva tratto in arresto l’allora latitante Angelo Romeo, ricercato dal maggio 2015 perché sottrattosi al provvedimento di cattura emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, nell’ambito dell’Operazione denominata “Santa Fé”, che aveva consentito alle Fiamme gialle di Catanzaro di smantellare una cellula ‘ndranghetista operante nella Piana di Gioia Tauro.
Nell’occasione, Romeo, fermato alla Stazione Centrale di Milano, provava a eludere nuovamente l’ordine di cattura, mostrando falsi documenti.
Scoperta la sua vera identità, i militari, oltre ad arrestarlo, riuscivano a individuare anche il covo del latitante.
IL FUNZIONARIO CORROTTO
Le indagini su De Bernardinis continuavano, fino a rilevare come lo stesso, per il tramite di due dominicani oggi arrestati, Rony Belloa Telleria e Rosa Angelica Rivas Zarzuela, residenti a Rovigo, intavolasse innumerevoli trattative illecite sull’asse Santo Domingo-Italia, giovandosi della presenza, a Santo Domingo, dell’infedele ufficiale della Policia nacional Santos Medina Familia, in servizio all’aeroporto “La Romana” con le nevralgiche funzioni di controllo dell’immigrazione, parimenti destinatario di ordine di cattura.
Le indagini del Gico, al pari di quelle precedenti della Squadra Mobile, permettevano così di scoprire che proprio De Bernardinis era il garante dell’”uscita sicura”: dal porto di Cagliari, con riguardo ai carichi di narcotico importati via nave, grazie alla complicità dei fratelli Francesco e Davide Carta (il primo destinatario di ordinanza di custodia cautelare), nonché Giovanni Piero Falconi e Paolo Montisci.
Sul punto, il 10 dicembre 2014, nell porto di Cagliari, il Gico rinveniva e sottoponeva a sequestro, occultati all’interno di un container in arrivo da Santo Domingo che trasportava un carico di frutta, 140 chili di cocaina.
QUATTRO PASSEPARTOUT A MALPENSA
De Bernardinis garantiva l’uscita sicura della droga anche d all’aeroporto di Milano Malpensa, grazie alla connivenza garantita da un gruppo di dipendenti aeroportuali infedeli: gli arrestati Michele Andolfo, messinese di 59 anni, Ivano Cabrini, milanese di 52 anni, Roberto Nicolini, romano di 59 anni, e il gallaratese Pierluigi Maino, 44 anni il prossimo 29 ottobre. A questo proposito, grazie alle indagini esperite dai militari del Gruppo della guardia di finanza di Malpensa, si sono acquisiti riscontri sul ruolo dei medesimi operatori, incaricati del ritiro del narcotico occultato nelle confezioni contenenti il catering per i passeggeri ovvero nelle stive degli aeromobili.
Il 31 maggio e il 16 agosto 2015, sempre a Malpensa, venivano poi sequestrati rispettivamente, 32,450 chili e 18,55 chili di cocaina, sempre nascosti a bordo di aerei provenienti dall’aeroporto de “La Romana”.
TUTTI GLI ARRESTATI
In carcere oggi, oltre ai quattro dipendenti di Malpensa, sono finiti Vincenzo Alvaro, 45 anni di Sinopoli, Angelo Romeo pure di Sinopoli ma del ‘73, Francesco Forgione, altro sinopolese ma del 1978, Santos Medina Familia, dominicano di 45 anni, Rony Belloa Telleria dominicano di 48 anni, Rosa Angelica Zarzuela Rivas, dominicana di 47 anni, Mauro De Bernardinis, romano di 47 anni, Fabrizio Bianco, pure romano, ma di 57 anni, Francesco Carta, nuorese di 42 anni, Giovanni Piero Falconi, pure nuorese ma di 46 anni, Paolo Montisci, nuorese di 41 anni, Alessandro Galanti, romano di 36 anni, Marco Turchetta, romano di 53 anni, Davide Maria Boncompagni, romano di 49 anni coetaneo e concittadino di Claudio Chigarelli.
I NUMERI DELLA MAXIOPERAZIONE
Nell’odierna operazione sono impegnati circa duecento operatori della guardia di finanza e della polizia di Stato, a Roma, Civitavecchia, Fiumicino, Anzio, Badia Polesine, Olbia, Desulo, Fonni, Orgosolo, Reggio Calabria, Siracusa, Massa e Cozzile, Varallo Pombia, Angera, Gallarate, Castano Primo e Milano.
Servizio sulla Prealpina di mercoledì 11 ottobre.
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