L’INDAGINE
Droga dell’amore, tradatese in cella
Perquisizione in un'indagine per rapina: trovati anche marijuana e hashish

Gli agenti della Squadra Mobile di Como si sono presentati a casa sua per una perquisizione ordinata dalla Procura lariana nell’ambito di un’indagine per una rapina. E hanno trovato marijuana (oltre tre etti nascosti in garage), hashish e pure la cosiddetta “droga dell’amore”, che gli inquirenti sospettano fosse stata usata proprio per il primo colpo ai danni di un professionista comasco. Così per un trentenne residente in un paese del Tradatese sono scattate le manette per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
L’operazione è scattata nella notte tra giovedì e venerdì. Sabato mattina il giovane è comparso davanti al giudice del Tribunale di Varese, Stefania Brusa, per la convalida dell’arresto richiesta dal pubblico ministero Lucilla Gagliardi. Poi è stato scarcerato, con l’obbligo di firma in caserma fino al processo per direttissima, in programma nei prossimi giorni; il suo difensore, l’avvocato Corrado Viazzo, ha chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato (che garantisce, in caso di condanna, uno sconto di un terzo della pena) subordinato però a una perizia tossicologica sulle sostanze sequestrate. È infatti possibile che una parte della marijuana finita nella rete degli investigatori sia “light”.
In merito alla “droga dell’amore” (Mdpv, cioè metilenediossipirovalerone, sostanza sintetica che provoca, tra l’altro, aumento dell’energia e della libido), il tradatese ha dichiarato di averla acquistata on line. Quando i poliziotti hanno bussato alla porta della sua abitazione, il giovane era in compagnia di un uomo che aveva conosciuto su un app di incontri. Forse la stessa attraverso cui era entrato in contatto con il cittadino comasco che aveva denunciato, qualche settimana fa, di aver passato la notte con l’ arrestato e di aver assunto la medesima sostanza, per poi scoprire al mattino che erano spariti i suoi soldi e la sua auto.
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