LA MAPPA
Droga: ecco dove e chi la vende
Piazza Repubblica resta il punto principale dello spaccio. Nei dintorni dello stadio gli appuntamenti per la dose di cocaina

Ha una geografia variabile, quasi “liquida”, che si modella e rimodella a seconda delle esigenze, delle necessità del momento, delle contromosse delle forze dell’ordine. È il mondo dello spaccio al dettaglio di stupefacenti, quel sottobosco oscuro presente anche a Varese, dal “salotto buono” fino a quartieri insospettabili.
Incrociando informazioni fornite da chi acquista droga ma anche da chi ogni giorno è impegnato in prima linea a combatterla, è stato possibile stilare una sorta di mappa della città, dove emergono alcuni punti attorno a cui ruota - buona parte, non certo tutta - la compravendita di droga.
Zona nevralgica di questa attività è piazza Repubblica: qui, dalle 12 e fino a notte fonda, sono impegnati pusher di origine centroafricana o peruviana, che vendono soprattutto hashish e marijuana, spartendosi le zone limitrofe. Frequenti i controlli e gli arresti.
Altra zona da anni alle prese con il cronico problema dello spaccio è quella di viale Milano: magrebini – perlopiù marocchini – e italiani vendono al dettaglio hashish, marijuana ma anche cocaina.
La medesima situazione – sia per offerta, sia per tipologia di attori - si registra anche nella castellanza di Biumo, fra Parco Perelli, via Garibaldi e i vicoli della parte alta del rione.
Cambia radicalmente, invece, il panorama in zona Brunella: di sera, a partire dalle 21 e soprattutto nel fine settimana, si possono trovare ragazzi italiani, di età compresa fra i 15 e i 30 anni, che vendono a coetanei quasi soltanto marijuana e hashish.
Un discorso a parte riguarda infine il quartiere di Masnago, nei dintorni di stadio e palazzetto dello sport. Queste zone e soprattutto i loro parcheggi sono frequentati da cittadini albanesi che smerciano cocaina: fissano appuntamenti specifici con clienti italiani, arrivano a bordo di auto, mai a piedi, e in possesso soltanto della dose richiesta, per poi sparire una volta conclusa la trattativa.
Quelle elencate sono “macroaree”, ma non va dimenticato lo spaccio al dettaglio che si registra nel pieno centro cittadino (in questo caso perlopiù di cocaina), soprattutto durante il fine settimana, oppure nei pressi delle scuole o nei parchi pubblici.
Per i quantitativi superiori a 10 grammi, le modalità cambiano e spesso le trattative vengono concluse in abitazioni private, del cliente oppure dello spacciatore. Perché all’origine di tutto c’è la prima legge del mercato: se c’è domanda, c’è anche offerta. E la richiesta va soddisfatta in ogni modo.
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