IL DEGRADO
Spaccio dalla ferrovia alla strada
Droga lungo la Saronno-Monza. Controlli serrati dei carabinieri e raffica di fogli di via contro tossicodipendenti, anche di altre regioni

Dalla Saronno-Seregno ferroviaria alla Saronno-Monza viaria il passo è breve, non solo in termini di distanze, (nella zona al confine con la città degli amaretti sono anche poche decine di metri e più a sud poche centinaia di metri), ma anche per i pusher che popolano la zona. Quelli che hanno infine conquistato la stazione di Ceriano Groane, chiusa ormai da quasi un anno e diventata terra di nessuno con buona pace dei pendolari che l’utilizzavano abitualmente ed ora sono costretti a rinunciare al mezzo pubblico per raggiungere scuola o lavoro. Chi smercia droga ed i clienti, le segnalazioni si moltiplicano, ritrovandosi lungo la strada verso i boschi delle vicine Groane e le relative piazze di spaccio, adesso si ferma anche nei pressi della trafficata arteria stradale che da Saronno raggiunge la Brianza passando da Solaro. È proprio in quella zona, oltre che attorno alla ormai famigerata “Ceriano Groane”, che si è sviluppata in questi giorni un’ampia operazione di controllo e monitoraggio che ha visto impegnate numerose pattuglie dei carabinieri.
Schierando venti militari, è stato compiuto un vero e proprio screening per sapere chi va da quelle parti e per quale motivo, e nella rete sono finite ben trenta persone, giovani ma non soltanto. Di certo non amanti del verde o delle passeggiate, ma che nel bosco o nelle sue vicinanze si erano recati in cerca di qualche spacciatore; qualcuno proveniente anche da parecchio lontano, da fuori regione. In arrivo ci sono i fogli di via obbligatori, che vieteranno loro di tornare da queste parti, pena una denuncia.
Ma sono stati pure scoperti alcuni bivacchi, con tanto di tende, dove gli spacciatori attendevano la clientela, e dove avevano portato anche abiti e derrate alimentari: nella fretta di scappare sono stati abbandonati pure alcuni bilancini di precisione per pesare la sostanza stupefacente.
È stato anche denunciato un marocchino, di 52 anni, trovato da quelle parti: è privo di permesso di soggiorno, fissa occupazione e dimora, e per questo motivo è stato deferito all’autorità giudiziaria; ha violato le norme sulla immigrazione. La sua posizione è stata anche segnalata all’ufficio stranieri della questura per l’avvio delle pratiche di espulsione dall’Italia.
La chiusura di Ceriano Groane, che comunque con il suo pur limitato andirivieni di persone garantiva quanto meno che la zona fosse più controllata, si è rilevata un fallimento sotto tutti i punti di vista, del servizio ai viaggiatori - perché sono rimasti a piedi i pendolari ma non i tossicodipendenti che la continuano a frequentare arrivando a piedi, talvolta pericolosamente percorrendo a piedi la ferroviaria dell’area di Saronno sud - e della sicurezza; e non a caso ormai da tempo i politici di questa porzione di Lombardia, alla testa il vicesindaco di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo, si stanno battendo per la sua riapertura.
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