IRONIA DADA
Duchamp che dissacra la Gioconda

Il 1° febbraio 1916 con la fondazione a Zurigo del Cabaret Voltaire nasceva il movimento antiartistico Dada, voluto da un gruppo di giovani artisti e letterati che si ribellavano ai falsi valori del progresso borghese, alle certezze e ai sistemi costituiti che avevano portato alla Grande Guerra. Attraverso azioni condotte con linguaggi diversi, anche contemporaneamente, la compagine attuava una ribellione verso tutte le forme d’arte accademiche.
Del gruppo zurighese non fece parte il più celebrato dadaista, padre dell’arte concettuale, Marcel Duchamp, tuttavia a ricordare quella nascita, a cent’anni di distanza, il Museo comunale d’arte moderna di Ascona dedica a lui e agli artisti di Fluxus, che si ispirarono alle sue azioni, la mostra «Marcel Duchamp. Dada e Neo-Dada». Un’occasione offerta dalla collaborazione con il Museo di Schwerin (Germania), che negli anni ‘90 acquisì numerose opere di Duchamp e che approfondendo nel tempo la via tracciata dall’artista d’oltralpe, ha avuto in prestito permanente una vasta collezione Fluxus con lavori di artisti francesi, americani e tedeschi.
Il percorso espositivo ruota attorno alla famosa e dissacrante manipolazione di Duchamp della «Gioconda» di Leonardo da Vinci (1919/64) con barba, baffi e la scritta L.H.O.O.Q. (che letta in francese suona «Ella ha caldo al culo»), a cui si aggiungono altre opere, poche quelle celebri, quali il «Nudo che scende le scale» (1911/37), la «Boîte-en-valise» (1941), i primi ready-made come «Il pettine» (1916/64), e quelli più tardi come i «Grembiuli della lavandaia» del 1959. Questi lavori dialogano in maniera suggestiva con quelli degli artisti di Fluxus, un gruppo aperto di personalità (già operante sul finire degli anni ‘50) che radicalizza le premesse dei dadaisti storici.
Undici gli adepti del gruppo presenti, dal suo promotore George Maciunas, in mostra con la serigrafia «Stomac Anatomy Apron», a Nam June Paik, Ben Patterson, Al Hansen (pioniere della performance e dell’happening art), Dick Higgins, Philip Corner, Daniel Spoerri, Ben Vautier e altri. Non diversamente da Duchamp nei loro lavori l’umorismo e il gioco diventano strategie per intaccare schemi visivi e di pensiero consolidati dalla cultura e dal luogo comune.
«Marcel Duchamp. Dada e Neo-Dada» - Ascona (Svizzera), Museo comunale d’arte moderna, via Borgo 34, sino al 26 giugno da martedì a sabato ore 10-12 e 14-17, domenica ore 10.30-12.30, ingresso 10/7 franchi, info 004191.7598140.
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