IL DOLORE DELLA COMUNITÀ
Due cani vagano liberi e uccidono il gatto del borgo
L’aggressione sul lungolago di Lavena Ponte Tresa. Romeo era stato adottato dal vicinato

Un gatto ucciso da due cani che giravano liberi. È successo nel centro storico di Lavena Ponte Tresa dove si segnala, ancora una volta, un’aggressione di questo genere, aumentate notevolmente negli ultimi anni. Di certo c’è che, purtroppo, un gatto nero di circa sei anni, di nome Romeo e “adottato” da alcuni cittadini del borgo, è stato ucciso a seguito dell’attacco di due cani.
L’AGGRESSIONE SUL LUNGOLAGO
Secondo chi si prendeva cura del micio e ha assistito alla scena, i cani protagonisti dell’episodio giravano senza guinzaglio sul lungolago. Qualche elemento in più potrebbero raccoglierlo le forze dell’ordine, visto che l’intenzione è di sporgere una denuncia all’inizio della prossima settimana. A ogni modo, resta soprattutto il dolore per la perdita che coinvolge diverse famiglie del paese: «Romeo - racconta una delle sue “mamme” - era il gatto del nostro vicinato. Da dove sia arrivato non si sa, ce lo siamo trovati qui e abbiamo iniziato a volergli bene. Tanto che lo abbiamo curato, fatto sterilizzare e poi, chiaramente, gli davamo da mangiare. All’inizio era malfidente, poi ha iniziato a farsi avvicinare e coccolare, giocava anche con i bambini e gli altri gatti di casa e la mattina aspettava alla porta per ricevere la pappa, rivolgendosi poi anche ad altre abitazioni. Ora, invece, lo abbiamo visto morire così, povero Romeo. Non è giusto». Di conseguenza, viene lanciato un appello perché «si facciano rispettare le regole sui cani che, in un luogo pubblico, vanno tenuti assolutamente al guinzaglio».
«NON SI PUÒ AVER PAURA DI FARE UNA PASSEGGIATA»
In tal senso prende posizione anche il vicesindaco di Lavena Ponte Tresa, Valentina Boniotto: «Quotidianamente mi trovo a combattere questa “battaglia”. Quando chiedo il rispetto delle regole, mi prendo anche degli insulti oppure ho questioni con le persone, un giorno sì e un giorno no, perché non lascio mai correre. E anche la polizia locale è intervenuta già diverse volte. Non finirò mai di ribadire che chi ama i cani rispetta le regole e raccoglie i loro escrementi. Non bisogna cambiare strada o avere paura di fare una passeggiata perché i cani degli altri sono liberi. E a chi è sicuro che il suo cane è buono ricordo che, se siamo imprevedibili noi umani, figuriamoci se non lo sono gli animali. A Lavena Ponte Tresa siamo davvero stanchi di questa situazione e soprattutto i turisti stranieri dimostrano del menefreghismo».
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