TRASPORTI
Autostrade svizzere, stangata in arrivo?
Ottanta franchi per il lasciapassare e una riduzione di 5 centesimi al litro per la benzina. La ricetta di Martin Candinas

Il consigliere nazionale grigionese Martin Candinas ha lanciato una proposta destinata a riaprire un acceso dibattito politico in tutta la Svizzera e non solo: raddoppiare il costo della vignetta autostradale da 40 a 80 franchi (ovvero da circa 43 a 86 euro al cambio attuale), compensando l’aumento per i cittadini elvetici con una riduzione del prezzo della benzina di circa 5 centesimi al litro.
LA PROPOSTA
Secondo Candinas, l’attuale sistema sostiene in modo sproporzionato il traffico di transito, dominato da turisti e frontalieri che attraversano il Paese senza fermarsi. L’obiettivo è duplice: da un lato rafforzare le casse del fondo utilizzato per la manutenzione e il potenziamento delle infrastrutture che, in Svizzera, sono già un vero e proprio gioiellino praticamente in ogni angolo della Confederazione. Dall’altro si vuole spostare una fetta del peso fiscale dal contribuente residente all’utente occasionale.
VERSO IL REFERENDUM?
La proposta di Martin Candinas arriva in un momento di sfida crescente per il sistema infrastrutturale svizzero con problemi come traffico elevato, pressione turistica e costi di gestione in aumento. Ora la palla passa al Parlamento federale e, soprattutto, al corpo elettorale. Se la proposta dovesse essere discussa in aula, è praticamente certa la richiesta di un referendum: proprio come nel 2013 (in quel caso fu respinto), saranno i cittadini a decidere. Nell’attesa, la questione accende una discussione non soltanto economica, ma anche valoriale: chi deve pagare per la manutenzione delle strade? Solo chi ci abita, o anche chi le attraversa?
L’articolo completo e le cinque pagine di “Oltreconfine” sulla Prealpina di martedì 15 luglio, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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