ELEZIONI
Alessandro Alfieri, da ragazzo prodigio a punto di riferimento
Il senatore del Pd riconfermato a Roma. La sua storia: la candidatura a sindaco di Varese e poi l’ascesa

Da ragazzo prodigio del centrosinistra varesino a punto di riferimento indiscusso nel nostro territorio di quest’area politica. La carriera politica di Alessandro Alfieri inizia vent’anni fa, quando è candidato sindaco di Varese dell’allora Ulivo. Altri tempi: nell’occasione viene surclassato da Aldo Fumagalli, ma quella si rivelerà essere una delle poche sconfitte della sua carriera. Dopo alcuni incarichi di primo piano a livello locale, prima nella Margherita e poi nel neonato Partito democratico, nel 2010 si candida alle elezioni Regionali, venendo eletto nel collegio di Varese con 6.190 preferenze e confermato cinque anni dopo con 5.252 voti personali, diventando poi capogruppo del Pd in Consiglio regionale. Fu tra i primi extra-toscani ad avvicinarsi a Matteo Renzi e, parallelamente, la scalata continua con la nomina a segretario regionale e soprattutto con l’elezione come senatore nel 2018, diventando membro della commissione Affari esteri, forte degli studi in materia e dell’esperienza diplomatica, maturati specialmente in gioventù. A seguito dello strappo di Renzi, resta comunque nel Partito democratico dove, nonostante il cambio dei vertici, è rimasto uno dei parlamentari più apprezzati.
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