ELICOTTERO
L’elisoccorso si alza, i costi volano: chi e quanto paga?
Spese a carico del Sistema sanitario. Ma ci sono casi in cui anche il cittadino soccorso deve contribuire

Arriva la chiamata di soccorso. Il luogo è impervio o difficile da raggiungere con le strade ordinarie. Deve alzarsi l’elicottero del 118 che in Lombardia ha cinque basi: Como, Sondrio, Bergamo, Brescia e Milano. Succede spesso, anzi quotidianamente nel Varesotto, soprattutto nel periodo estivo. È avvenuto anche ieri mattina, sabato 17 agosto, quando l’elisoccorso è piombato a Curiglia con Monteviasco per una donna, in una baita, colpita da malore dopo aver esagerato con cibo e forse alcolici. La paziente è stata trasportata in codice verde all’ospedale di Luino. E fin qui l’aspetto sanitario. C’è poi la questione dei costi: l’intervento dell’elicottero di emergenza medica è sempre gratuito? Ci sono eccezioni?
LA NORMATIVA
La premessa: la questione, in linea generale, è disciplinata dal un decreto del Presidente della Repubblica che risale al 1992. E dice in sostanza, all’articolo 11, che tutti gli oneri - per prestazioni di trasporto e soccorso - sono a carico del Servizio sanitario nazionale quando c’è ricovero in ospedale o accertamenti medici. In pratica, quando vi è una reale necessità di assistere e curare la persona raggiunta dall’elicottero. Sono subentrare poi le regole di attuazione da parte delle Regioni. E la Lombardia ha aderito, tra le prime, ad una disciplina comune per la fascia alpina (escluse Liguria e Friuli Venezia Giula).
VOLI IN LOMBARDIA
La casistica dice che nella stragrande maggioranza dei soccorsi aerei la spesa viene addossata al servizio sanitario. Tuttavia, la legge regionale della Lombardia del 2015, dal titolo “Disposizioni in materia di interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie, recupero e salvataggio di persone infortunate o in situazioni di emergenza”, mette in guardia sui costi: nel caso di intervento dell’elisoccorso con paziente che poi si rivela non bisognoso di accertamenti diagnostici o prestazioni sanitarie, il conto arriva anche al cittadino. È prevista infatti una compartecipazione. E la quota da sborsare risulta maggiore se all’origine c’è anche un comportamento imprudente da parte del soggetto soccorso. È facile quindi immaginare che se l’elisoccorso, allertato ad esempio da una chiamata che prospetta grave infortunio o pericolo, si trova poi di fronte una persona in condizioni da “codice bianco” o nelle facoltà di rientrare autonomamente, allora sì potrebbe - anzi dovrebbe - scattare l’addebito di parte del volo.
IL TARIFFARIO
La stessa legge regionale del 2015 presenta quindi l’elenco delle quote di compartecipazione. Il meccanismo è un po’ complesso: tiene conto della residenza (dentro o fuori regione), della tipologia di intervento e del comportamento del destinatario del soccorso. Per quanto riguarda l’elicottero, nel caso di presenza a bordo di equipaggio di volo (pilota), medico, infermiere e tecnico del soccorso alpino, vengono indicate queste cifre: 1.050 euro all’ora (maggiorate del 30% in caso di imprudenza) per i cittadini lombardi; 1.500 euro (più il 30% per le “leggerezze”) per i non residenti nel territorio della regione. Detto questo l’esborso massimo effettivo che può essere presentato al cittadino è di 420 euro (546 in caso di imprudenza) a un lombardo e 600 (maggiorato fino a 780) a un non lombardo.
VERO COSTO DEL VOLO
Dai documenti della Regione, emerge poi che il costo pieno orario per l’intervento dell’elisoccorso era di 11.660 euro all’ora nel 2015. Oggi è sicuramente aumentato. Stiamo comunque parlando di una spesa a cinque cifre ogni volta che il mezzo decolla.
© Riproduzione Riservata