AL NUOVO
Emozioni d’autore, la musica dell’anima con i Those
Sala gremita, una serata tra Battiato e altri grandi della canzone italiana con la band varesina, Gianfranco D’Adda e altri ospiti

La sala era gremita e l’attesa è stata ripagata. Emozioni d’autore, giovedì 30, al cinema teatro Nuovo di viale dei Mille, per l’appuntamento “Nonsonocover”, protagonisti i THOSE (The house of Sam Ensemble) con ospiti. La band varesina (Carlo Ascoli tastiere e armonica, Samuele Danini batteria, Franco Galbiati basso, Luca Milana chitarra elettrica, Umberto Pozzi voce e Mario Visco chitarra acustica) ha voluto tributare il grande cantautorato italiano con una carrellata di oltre due ore e mezza tra De Gregori (Caterina, La donna cannone), Vecchioni (Sogna ragazzo Sogna, Vincent), Fossati (La costruzioni di un amore), De André (Creuza de mä, Verranno a chiederti del nostro amore, Bocca di rosa), Ruggeri (Polvere) e soprattutto tanto, tanto Franco Battiato. Una decina i pezzi eseguiti del maestro catanese, da E ti vengo a cercare a La cura, da Alexander Platz a Prospettiva Nevski a Bandiera bianca. Una scelta non casuale, perché sul palco con i Those, oltre alla bravissima violinista lecchese Sara Dan Shim Galasso, c’era un vero mostro sacro del rock italiano, quel Gianfranco D’Adda che per tanti anni è stato proprio il batterista di Battiato (da cui il titolo “Nonsonocover”, «Visto che un originale stasera c’è», ha detto Pozzi presentando il percussionista rescaldinese), giustamente tributato dai musicisti e dal pubblico in sala.
Musica e non solo: sul palco, a fare da contrappunto ai suoni e alle immagini che scorrevano sul maxischermo, si sono esibite con grazia ed eleganza anche tre ballerine, Elena Lago, Francesca Perale e Giorgia Turian. Tributo ai grandi della musica italiana ma anche materiale “autoprodotto”, con “Quattro Colori” e l’inedita “Parigi” (entrambe scritte da Visco, voce principale per la seconda) ad impreziosire lo show.
Non sono mancati altri ospiti e sorprese, come il percussionista Carlo Cilibrasi, che si è esibito in un paio di brani ai bonghi, per finire con Massimo Priviero, cantautore veneto (ma legnanese d’adozione) anche lui sul palco per il gran finale.
E quando, quasi a mezzanotte, dopo i bis di Impressioni di Settembre (PFM, con D’Adda che ha ricordato la sua lunga frequentazione con la band di Di Cioccio, Premoli e Mussida) e la mega jam improvvisata su Cuccurucucù, la musica ha continuato a riecheggiare nella mente delle centinaia di persone protagoniste (di riflesso) di una “bella” serata.
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