CONDOMINIO
Enzo Iacchetti: Signore, torna giù che parliamo

Enzo Iacchetti a dicembre ha detto addio a «Striscia la notizia», il tg satirico di Canale 5 che dal 1994 ha condotto al fianco di Ezio Greggio. E torna così a tempo pieno al suo grande amore, il teatro, dopo il successo degli ultimi spettacoli «Il Vizietto» e «Chiedo scusa al Signor Gaber». E la formula del nuovo show, che ha debuttato il 13 gennaio a Fiorenzuola, da lui scritto e interpretato con la regia di Alessandro Tresa, è sicuramente la sua preferita: il teatro canzone, rivisitato però in una chiave moderna del tutto inedita.
Il titolo «Libera nos, Domine» è preso in prestito da una canzone del 1978 di Francesco Guccini, che a sua volta lo aveva mutuato dal latino ecclesiastico: liberaci o Signore, dice dunque il comico nato nel 1952 a Cremona ma cresciuto a Maccagno in provincia di Luino, lago Maggiore. Ma liberaci da cosa?
Enzino si immagina prigioniero di una attualità in cui si sente troppo stretto e vorrebbe che il Signore tornasse sulla Terra con il suo progetto, per ridiscutere con lui di alcune tematiche importanti su cui le cose non vanno tanto bene, come il progresso, l’amore, l’amicizia, la religione e l’immigrazione. Tra una riflessione e l’altra, sempre elaborate con ironia e comicità, Iacchetti propone canzoni tra le meno note di Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Giorgio Faletti e Francesco Guccini, che gli ha regalato l’inedito sui migranti non accettato da Baglioni al Festival di Sanremo.
Lo spettacolo - per il quale Enzino si è confrontato con gli amici Giobbe Covatta, Alberto Patrucco, Giorgio Centamore e Francesco Freyrie (che perciò compaiono in locandina) - presenta un’altra bella novità: il palcoscenico è completamente nudo, vuoto, lo sfondo è nero, le scenografie compaiono come installazioni virtuali grazie alla sapienza di Gaspare De Pascali.
«Libera nos, Domine» - Venerdì 26 gennaio a Gallarate, teatro Condominio, via del Teatro 5, ore 21, biglietti 25/30/35 euro, prenotazioni 392.8980187.
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