LA TRAGEDIA
«Era il mio grande amore»
Morta dopo le dimissioni dall’ospedale:il marito ricorda Valentina Giammaria

«Valentina era la mia vita. Tutta la mia vita, il mio amore grande».
Non si dà pace parlando con gli amici più stretti Christian Pedroni, marito di Valentina Giammaria, 38 anni, morta il 29 dicembre al Pronto soccorso dell’ospedale di Gallarate.
Martedì 2 gennaio è stata una giornata molto cupa: Valentina avrebbe dovuto festeggiare i suoi 39 anni.
Così il marito resta chiuso nel dolore e nel riserbo anche seguendo le indicazioni dei legali che seguono la vicenda.
La tragedia ha colpito la famiglia: la donna oltre al marito Christian lascia due figli, Leonardo di 16 anni e Lucrezia di 14 anni (conosciutissima nella comunità perché sindaco dei ragazzi), oltre ai genitori e un fratello.
Valentina era molto nota nel Basso Varesotto, per anni aveva lavorato all’aeroporto della Malpensa, occupazione che aveva lasciato per l’attività di fotografa insieme al marito.
Entrambi professionisti del settore lavoravano fianco a fianco, fotografi specializzati in matrimoni, nell’attività Foto Linear di via Torino a Gallarate. Straziati, i figli hanno ricordato la madre con grande affetto usando le immagini dei bei ricordi condivisi e affidando i pensieri ai social network.
«Mamma fidati, questo non basta a separarci», scrive Lucrezia, «sei sempre nel mio cuore e nei miei pensieri, non ti lascio e non lo farò mai. Io ti prometto che ti renderò fiera di me. Non so come lo farò, ma ci riuscirò con l’aiuto di papà e di Leo. Con gli insegnamenti che mi hai dato in questi anni io diventerò la donna che tu hai sempre desiderato. Grazie mamma per tutto quello che hai fatto».
Così come il figlio Leonardo sotto una delle recenti fotografie che li ritrae insieme scrive: «Sono convinto che questo non sia un addio, ma solo un arrivederci, perché tutti si rincontrano almeno due volte e perché nessuno o niente mi separerà da te. Ti considero la mia migliore amica, con la quale parlavo di qualsiasi cosa e condividevo tutto. Ora è il momento di dimostrarti che sono forte, così come papà e Lucrezia, facendo ciò che avresti desiderato da noi».
La morte di Valentina lascia tanti interrogativi e un grande vuoto nella comunità di Cassano, Gallarate e Malpensa dove aveva tantissimi amici.
«Eravamo amici da una vita, ci eravamo conosciuti quando sia lei che io lavoravamo a Malpensa», racconta un amico intimo della famiglia che chiede di restare nell’anonimato in segno di rispetto, «era una donna meravigliosa: solare, sorridente, piena di interessi. Amava tantissimo gli animali, in particolare i cani. E viveva per la sua famiglia: si era sposata abbastanza giovane perché aveva incontrato l’amore della sua vita. Fra i miei ricordi c’è il giorno del suo matrimonio: con Christian avevano creato una famiglia meravigliosa. Erano fatti l’uno per l’altra, innamorati come il primo giorno e affrontavano la vita con il sorriso».
Conclude l’amico pensando all’ultimo ricordo: «C’eravamo incontrati di recente, come se ci fossimo visti il giorno prima. Impossibile non volerle bene: Valentina era una donna speciale, bellissima e di grande sensibilità. Unica. Ci mancherà e confidiamo che venga fatta chiarezza sulla sua morte».
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