SESSO & TASSE
Evasione fiscale, Mady Gio si difende sui social
Sui suoi profili scrive: violata la mia riservatezza. Il legale: «La mia assistita è solo destinataria della chiusura di un processo verbale di contestazione»

«Pago le tasse, è tutto in regola, guadagno 100mila euro al mese e li dichiaro al fisco fino all’ultimo centesimo», disse Mady Gio il 16 gennaio 2023 alla Prealpina. Ma ora è indagata per un’evasione fiscale da un milione e mezzo di euro. Disse anche di pubblicare su OnlyFans soltanto foto vedo non vedo, eppure la finanza ora le impone la tassa etica, un’addizionale Irpef collegata alla produzione e rappresentazione di materiale pornografico che offende il comune senso del pudore. Sosteneva anche di avere un’ottava naturale. Ma su questo elemento non sono stati sviluppati accertamenti.
CENSIMENTO INFLUENCER
Sta di fatto che Madalina Ioana Filip, rumena ventottenne, si trova nei guai. Perché se non dovesse riuscire a dimostrare di non aver aggirato l’Erario, rischierebbe di dire addio al tenore di vita che ostentava in ogni occasione. Il pubblico ministero Massimo De Filippo le contesta di aver dichiarato, tra il 2021 e il 2022, poco più di 50mila euro di ricavi a fronte di compensi elargiti dalla piattaforma social di un milione e mezzo. Già, perché la guardia di finanza di Gallarate, nell’ambito di controlli sulle attività web e del censimento degli influencer, ha chiesto a OnlyFans dati e informazioni sulla ventottenne e sul suo volume d’affari.
RESIDENZA A STABIO
E il sito di intrattenimento per adulti ha risposto con la massima trasparenza. Dalle indagini emerge che nel 2022 Madalina aveva spostato la residenza anagrafica in Svizzera, a Stabio, verosimilmente per usufruire di una tassazione più blanda, ma le Fiamme Gialle hanno verificato anche questo: il trasferimento risulta «disconosciuto» per mancanza degli elementi fondanti dell’effettiva residenza fiscale oltre il Gaggiolo. Detta in parole semplici: il conto corrente e il dominio web risultano su territorio italiano. Inoltre l’indagata avrebbe dovuto dimostrare l’esistenza di un rapporto lavorativo a carattere continuativo o l’esercizio di una professione stabile stipulati in Svizzera ma a quanto pare non l’avrebbe prodotto. E questo perché nella Confederazione i contenuti creati da Mady Gio non sono autorizzati e il regime fiscale opzionato non è compatibile con quello di una lavoratrice regolare.
«MI AMO COME SONO»
Questo almeno è ciò che sostiene la guardia di finanza allo stato degli atti. Capita spesso che le indagini difensive ridimensionino la portata delle accuse, mettendo in evidenza aspetti poco coltivati dalle Fiamme Gialle. «Continuerò a fare questa vita fino a che mi divertirò, poi chissà, magari aprirò un ristorante», disse alla Prealpina quando il vento era in poppa. Fino a un paio di anni prima era una delle cameriere del Panino Grigliato di via Matteotti a Busto Arsizio e nel tempo libero si dilettava su Twich, piattaforma per tornei di e-sport e per sessioni di videogiochi. «Sono stati i miei fans di Twich a convincermi ad andare su OnlyFans. Prima di quel momento indossavo solo magliette da suora, adesso ho imparato ad amarmi come sono, con la cellulite e la pancetta».
RICOSTRUZIONI FANTASIOSE
«È stato violato il mio diritto alla riservatezza e il sacrosanto principio di innocenza fino a prova contraria. Ho sempre pagato le tasse, leggo ricostruzioni fantasiose», ha subito dichiarato Mady sui social. «La mia assistita è solo destinataria della chiusura di un processo verbale di contestazione, atto che anticipa le decisioni dell’agenzia delle entrate con la quale la signora non mancherà di imbastire un confronto aperto e collaborativo come è stato con la guardia di finanza», precisa l’avvocato Riccardo Lanzo.
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