ULTIME SPERANZE
Rescaldina, dimenticate le ex di Auchan
A San Vittore arriva Lidl, settimane decisive per le cassintegrate del colosso francese

Due anni fa il gigante francese Auchan lasciava l’Italia, mollando i suoi 350 punti vendita e gli oltre 18mila dipendenti che ci lavoravano in parte a Margherita distribuzione (gruppo Conad), in parte ad altri operatori del settore. All’epoca, Auchan aveva indicato circa seimila esuberi, un terremoto che i sindacati avevano chiesto subito di affrontare con un massiccio ricorso alla cassa integrazione. Nell’Alto Milanese questo terremoto aveva interessato i punti vendita di Rescaldina, Nerviano e San Vittore Olona, per un totale di oltre 500 persone. I primi a essere ricollocati furono i 180 dipendenti di Nerviano, passati al Bennet: poi toccò a 210 dei 308 dei Rescaldina, mentre al netto di chi nel frattempo era andato in pensione altre 82 persone avevano accettato di dimettersi a fronte di incentivi. A oggi, restano ancora da ricollocare gli ultimi dipendenti dell’ex Simpy di San Vittore Olona, nel frattempo abbattuto per far posto a un nuovo supermercato della catena tedesca Lidl. Le ultime 6 dipendenti (erano 23 in tutto) a giorni dovrebbero sapere se potranno essere ricollocate nel nuovo punto vendita.
Fine di un’epoca
L’abbandono di Auchan ha segnato la fine di un’epoca. Solo nel 2014 l’ipermercato di Rescaldina era uno dei più redditizi in Italia, ma la crisi della grande distribuzione generalista aveva colpito duramente tutto il settore. Nel 2017 Auchan tentò di reagire progettando il raddoppio della galleria commerciale su Rescaldina, altri 20mila metri quadrati per portare i negozi a un totale di 155, tra i quali 10 medie superfici di vendita come quelle oggi occupati da Mediaworld o Decathlon. L’investimento era notevole: 90 milioni di euro per trasformare radicalmente il centro, aggiungendo una nuova ala, rifacendo le facciate e creando sul tetto un orto con una serra dedicata all’agricoltura biologica. Il progetto fu modificato in accordo con il consiglio comunale di Rescaldina per consumare meno suolo possibile (la nuova ala è stata progettata nello spazio oggi occupato dal parcheggio dei dipendenti), ma la richiesta di apertura dell’accordo di programma avanzata nel settembre 2019 a Regione Lombardia non ha ancora avuto seguito. Un anno dopo (settembre 2020), la stessa immobiliare Ceetrus, proprietaria del centro, aveva chiesto di ridurre l’ampliamento da 20mila a 15mila metri quadrati. Nel frattempo, Margherita aveva piazzato l’ipermercato di Rescaldina a un consorziato Conad. Tra settembre e novembre l’ipermercato chiuse per ristrutturazione (restò invece aperta la galleria commerciale), Conad riaprì poi lo scorso 11 novembre su una superficie dimezzata: 7.500 metri quadrati contro i 14mila iniziali.
La risposta dei tedeschi
Nel frattempo a Rescaldina aveva chiuso anche il punto vendita Zodio (altri 22 a casa), poi rimpiazzato lo scorso settembre dal punto vendita Mondo Convenienza (80 assunzioni). Ancora nessuna novità invece da Ikea, che avrebbe dovuto occupare con un suo punto vendita i 6.500 metri quadrati lasciati liberi da Conad all’interno dell’ipermercato, assumendo gli ultimi dipendenti ex Auchan che potranno contare sulla cassa integrazione solo fino alla fine di quest’anno, e che di fatto si sentono dimenticati ormai da due anni. Per le 6 donne che lavoravano da Simply a San Vittore Olona qualche novità potrebbe però arrivare nelle prossime due settimane. A dicembre sul Sempione dovrebbe essere inaugurato il nuovo punto vendita Lidl: la catena tedesca sta valutando l’assunzione del personale ex Simply. Ma la strada sembra tutta in salita.
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