RECUPERO
Ex Lazzaroni, ecco il progetto
La proprietà rinuncia a cinema e galleria commerciale. Si punterà sui grandi marchi. Soddisfatto il sindaco: «Tracciato il futuro di Uboldo»

Che il futuro dell’ex biscottificio Lazzaroni fosse segnato era nell’aria: da tempo correva voce che Aries 2000, società titolare del sito dismesso, avesse intenzione di presentare un nuovo progetto. Ebbene, quest’ultimo è stato consegnato lunedì in municipio e si discosta parecchio da quello bocciato dalla maggioranza leghista che aveva fatto decadere l’allora sindaco Roberto Ceriani: niente cinema multisala e niente galleria commerciale. Per questo il primo cittadino Lorenzo Guzzetti è pienamente soddisfatto della nuova proposta, tanto da esultare: «Oggi abbiamo tracciato il futuro di Uboldo».
Sindaco, veniamo al sodo: cosa si farà nel sito?
«Ci saranno delle superfici di vendita, con alcuni esercizi commerciali, sia negli attuali fabbricati sia nel parcheggio di fronte, in via Muratori».
Nessuna galleria commerciale?
«Assolutamente no, perché il proponente non ha intenzione di realizzare il classico centro commerciale con negozi e negozietti. Anzi, questa è una pregiudiziale importante per noi che stiamo valorizzando i nostri esercizi di vicinato, che non hanno nulla da temere».
Quanto saranno ampie le aree destinate alla vendita?
«I numeri saranno resi noti dai progettisti il 14 novembre alle 21, nel corso di un’assemblea pubblica nella sala consiliare. Comunque sia, sarà mantenuto l’esistente, senza demolire quasi nulla degli stabili, e saranno riqualificate tutte le superfici esterne realizzando filari di piante, aiuole e parcheggi».
Al Comune che cosa viene in tasca?
«Si tratta di un’operazione importante, anzi, direi la più significativa dei miei mandati amministrativi: fra oneri e costi di costruzione, incasseremo ben 5 milioni di euro. Soldi a disposizione dei cittadini, perché potranno essere spesi in opere: non rientreranno nel patto di stabilità in quanto si tratta di introiti incassati dal Comune».
Quanti saranno i nuovi posti di lavoro?
«Anche questo è un vantaggio non di poco conto: in questo momento non sono in grado di quantificare quante persone saranno assunte nelle nuove unità commerciali, ma è indubbio che tale progetto rilancerà l’occupazione nel Saronnese».
Qual è la tempistica progettuale?
«Il Piano attuativo, conforme alle nuove previsioni del Piano di governo del territorio che prima prevedeva l’area come logistica, sarà approvato dalla giunta; di seguito passerà all’esame di Regione Lombardia, che dovrà esprimersi in 180 giorni. Ma non c’è ragione per cui si pronunci negativamente, avendo rispettato alla perfezione la legge regionale sul consumo di suolo».
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