L’EVENTO
Faber, cimeli, note e aneddoti a Varese
Dal 7 febbraio al 2 marzo mostra in Sala Veratti ripercorrendo la poetica di Fabrizio De André

Cimeli, note e tanti aneddoti: questo promette di essere la mostra “L’amore sacro e l’amor profano”, chiusa di “Bocca di Rosa” e nuovo incipit dell’ennesimo omaggio a Fabrizio De André e alla sua poetica fatta musica.
Merito di un’intuizione dell’assessore alla Cultura Cultura Enzo Laforgia e di uno dei più grandi collezionisti nonché esperti della musica italiana, qual è Franco Zanetti. Intuizione che diventerà realtà da 7 febbraio al 2 marzo grazie a un altro collezionista e esperto di note nostrane: il novarese Claudio Sassi, il quale della mostra, che sarà allestita nella Sala Veratti, è il curatore.
Che ci si deve aspettare?
«Intanto l’omaggio a un cantautore anarchico - così Laforgia - che in ben altri tempi degli attuali ha dimostrato una coerenza d’ideale così profonda e vera che ancora oggi è presa a simbolo da intere generazioni. Perché mette al centro l’uomo e non l’utile».
«Eppoi - aggiunge Sassi - una pioggia di curiosità fra aneddoti, ospiti illustri nelle serate del 7, 21 e 28 febbraio, rispettivamente alle 18 e per le ultime due date alle 21. Nomi? Don Carlo Scaciga, colui al quale si deve in qualche modo la scoperta di Faber dei Vangeli Apocrifi che divennero “La Buona Novella” ma anche Riccardo Bertoncelli, Franco Zanetti e Walter Pistarini ma altri si aggiungeranno. Tra questi, Federico Forte e Marco Dabbene, due ottimi musicisti che intratterranno il pubblico in sessione acustica».
Tra i cimeli spiccano invece la matrice di stampa del primo 45 giri di Faber (“Nuvole barocche” e “Fu la notte”), il suo primo Lp (“Tutto Fabrizio De André”) con autografo e dedica a Cristina, un’amica intima di Tenco».
Insomma molto più di una mostra per chi ha amato, ama e - confidano gli organizzatori, ovvero Comune di Varese e Musei Civici con lo stesso Sassi - per chi imparerà ad amarlo.
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