L’EPISODIO
Faccia a faccia con il ladro acrobata: paura a Masnago
Continua l'allarme furti a Varese. «Perché a Cantù è stato inviato l’Esercito e qui no?»
Un ladro acrobata sta seminando il terrore in città, muovendosi con agilità tra i condomini. Sono due gli episodi accertati nello scorso fine settimana: il primo si è verificato venerdì, intorno alle 18, in via Fratelli Bandiera, una laterale di via Sanvito, nel quartiere di Masnago. Qui, un malvivente è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza mentre si trovava già sul balcone al secondo piano di una piccola palazzina. Il proprietario, che in quel momento era in casa, terrorizzato nel trovarsi una presenza estranea appena fuori dalla finestra, d’istinto ha abbassato le tapparelle e allertato il 112.
Due episodi
Nonostante l’intervento immediato degli agenti di polizia, il ladro è riuscito a dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce nella fitta boscaglia vicino al torrente Vellone. Del ladro resta un’immagine nitida: indossava pantaloni e giaccone nero, un cappello calato sulla fronte fin quasi a coprire gli occhi, scarpe da ginnastica bianche e guanti da lavoro.
Un secondo tentativo di furto, dalla dinamica quasi identica, è avvenuto domenica sera a Bobbiate. Erano le 19,20 e in via Govi una famiglia si trovava in casa con le luci accese, quando improvvisamente ha udito dei rumori sospetti provenire da un locale attiguo al soggiorno. In questo caso non uno, ma due ladri, avevano raggiunto il balcone al secondo piano e stavano già tentando di rompere il vetro per irrompere nell’abitazione.
Giù le tapparelle
Trovatosi faccia a faccia con i malviventi, il residente ha prontamente abbassato le tapparelle e chiamato le forze dell’ordine. Ma ancora una volta i ladri sono riusciti a darsela a gambe. La notizia è rimbalzata immediatamente sul gruppo di controllo del vicinato, dove è emerso che alcuni residenti avevano già notato losche figure aggirarsi vicino ai bidoni della spazzatura. Nella chat il clima è teso: «Aprite le finestre, urlate, accendete le luci: a costo di sembrare matti, ma è così che si sventano i furti».
Tra le altre cose, questi tentativi seguono un furto messo a segno il 15 dicembre in via Zonda, dove i ladri si sono introdotti al secondo piano di un condominio manomettendo una finestra. In quel caso, sarebbero stati avvistati due uomini e una donna che se la davano a gambe nei boschi della Madonnina, senza essere rintracciati.
Altro fatto inquietante, in via Govi è stato avvistato una ventina di giorni fa anche un drone che osservava il quartiere. Che fosse di qualcuno che studiava le abitudini dei residenti? Non ultimo, sabato mattina è stata trovata in via Govi parte di una refurtiva.
L’allerta
Nonostante la solidarietà tra vicini, lo sconforto e la paura sono palpabili. «Non ce la facciamo più, siamo terrorizzati», riferisce Laura Ponzin, referente del gruppo di Bobbiate. «So di persone che sono uscite dalla chat perché i continui allarmi causavano tachicardia e pressione alta. Ogni inverno siamo sotto scacco; è una situazione intollerabile che mina la nostra sicurezza e serenità. Serve una risposta incisiva dalle istituzioni: perché a Cantù è stato inviato l’esercito e a noi no?». Il riferimento è all’operazione Strade Sicure attiva a Cantù, dove i soldati pattugliano il centro cittadino nei fine settimana per supportare le forze dell’ordine nella prevenzione dei reati.
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