SFIDA POLITICA
Fagnano, lo scontro è vivace
Monumento e campo di calcio ancora al centro del dibattito tra maggioranza e opposizione

Scontri incrociati, opposizioni agguerrite, ma questa volta alza i toni anche il capogruppo della maggioranza SiAmo Fagnano difendendo l’operato dell’amministrazione di Marco Baroffio in carica dallo scorso ottobre. Il capogruppo Donato Mauro dichiara: «Gli scontri riguardano una parte dell’opposizione, che non sa darsi pace per l’esito elettorale che non l’ha premiata».
Intanto a scatenare le polemiche che agitano la scena politica del paese sono i lavori al campo di calcio e il monumento del parco della Memoria. Ora anche Luciano Almasio del Centrodestra attacca l’amministrazione Baroffio proprio sul tema del campo di calcio, progetto firmato dal centrodestra sotto la giunta Catelli: «Lo hanno peggiorato, senza sfruttare i benefici».
«Il gruppo Solidarietà e Progresso ha aperto un riposizionamento interno in cui alcuni componenti non condividono l’operato del capogruppo », afferma Donato Mauro di SiAmo Fagnano. Sotto i riflettori anche il diverbio acceso tra il capogruppo di Solidarietà e Progresso Paolo Carlesso e Fabio Fantinati, il padre dell’assessore Jacopo Fantinati: «Se guardiamo all’episodio, è grave ma è già capitato che Paolo Carlesso alzasse i toni (e se c’è stato dell’altro ci penserà la persona coinvolta a seguire le vie che ritiene più opportune). Questo era già noto a tutto il gruppo», sottolinea Mauro che afferma: «L’amministrazione Baroffio e tutto il gruppo Siamo Fagnano sono totalmente estranei all’accaduto se non per le scelte che riguardano il progetto del nuovo campo sportivo “Galfra”. Tali scelte sono già state ampiamente motivate e per la precisone prevedono di ridurre il più possibile l’impatto ambientale con la riduzione degli alberi da tagliare all’interno di un progetto già in corso (e già finanziato dall’amministrazione Catelli di centrodestra) ed evitare al comune di Fagnano lunghi e dispendiosi procedimenti legali». Quindi, conclude: «C’è una evidente confusione tra confronto, dialogo e pretesa - imposizione. Questa confusione permette di pretendere l’affermazione di un certo punto di vista solo per il fatto che ci si è confrontati. Ma non è così: l’amministrazione dopo aver sentito tutti deve scegliere e decidere, non per l’esercizio di forza nei confronti di nessuno, ma per un dovere che la vittoria elettorale le ha conferito. È quello che è successo per il “Galfra”.
Sul fronte del centrodestra, Luciano Almasio ha da ridire sul nuovo progetto dell’amministrazione Baroffio: «Quando erano all’opposizione lo hanno osteggiato. Ora continua ad avere un forte impatto sull’area verde. Hanno completamente sacrificato e perso le contropartite positive che nel progetto originale che giustificavano l’intervento, anche andando incontro alle richieste e necessità della società che rappresenta ben 200 ragazzi».
Il capogruppo di centrodestra rimarca: «Nel progetto di Baroffio il campo sarà ridotto da 11 a 9 giocatori, non è più previsto il nuovo punto di ristoro, togliendo alla società un’opportunità di autofinanziamento e di fatto mantenendo l’attuale struttura che è assolutamente inadeguata; lasciando poi la tribuna e di conseguenza gli ingressi nella posizione attuale, si comprometterà ogni futura possibilità di separazione del centro sportivo dal previsto polo cultuale». Quindi, conclude: «Valutando l’entità degli investimenti comunque riversati in tale progetto, è arduo pensare che lo stesso possa essere considerato una soluzione transitoria, temiamo invece che si rivelerà la peggior scelta definitiva possibile».
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