CENTRI BENESSERE
Massaggi sì, bagno turco no
I titolari: «Mancano protocolli chiari, si sono dimenticati di noi»

«Siamo alla follia. Posso usare la grotta di sale ma non riaprire sauna, bagno turco e idromassaggio. Lo stesso decreto che ci impone di lavare divise e biancheria a sessanta gradi, non ci fa riaprire spazi a temperature più alte: il Covid muore in lavatrice e non nella sauna?».
Alberto Devecchi, titolare a Varese del centro benessere ”Ad personam” ha passato il lockdown (oltre tre mesi dalla chiusura decisa a inizio emergenza) a investire per migliorare ulteriormente la struttura e accogliere i clienti nel modo migliore. Ma ora si chiede se siano sensate le regole imposte.
Il centro estetico ha riaperto, la spa non ancora. La data fissata da Regione Lombardia è il 31 maggio ma a pochi giorni dal via ancora non sono stati emessi protocolli chiari.
NIENTE IDROMASSAGGIO
«Possiamo usare letti d’acqua e grotta di sale ma non altri spazi, che sono quelli che attirano la clientela – spiega Devecchi – Nella vasca c’è il cloro, Ats fa controlli tutto l’anno: adesso non va bene. Inoltre, non possiamo usare ciò che ha a che fare con il vapore, nemmeno quello da usare sul viso per la pulizia curata dall’estetista. Però impongono la vaporella per le pulizie: un controsenso».
Devecchi ha cercato di informarsi in modo informale. Anche negli uffici regionali. «A giorni dovrebbero rilasciare delle linee guida, ma dal governo centrale ancora non arriva nulla. I centri benessere sono stati esclusi da tutto. Non ci sono idee o ipotesi. Riaprono piscine e palestre, senza sauna e idromassaggio? Perché proibiscono solo quelli? Non sappiamo come comportarci. Noi facciamo entrare 2 persone ogni ora, hanno 40 metri a disposizione a testa. I grandi tecnici stanno pensando, ma non hanno coinvolto nessuno della nostra categoria. Siamo stati i primi a chiudere, il 22 febbraio, abbiamo rifatto completamente il negozio. Messo il plexiglass per separare le persone, cambiato i colori. Sanificato per un giorno intero vietando ogni ingresso. E adesso? Nulla è sicuro: la categoria “centri benessere” non esiste. I centri termali hanno un’autorizzazione a parte. Noi siamo centro estetico e spa: che dobbiamo fare?».
GUANTI INTROVABILI
Al Mudra, a Busto Arsizio, si chiedono le stesse cose. Hanno ripreso i massaggi curativi, cerette, manicure e pulizie del viso. Sanificano tra un cliente e l’altro. Usano tutte le precauzioni e danno appuntamenti distanziati, in modo che le persone non si incontrino in sala d’attesa. Lavorano intabarrati in camici monouso con guanti e mascherine. Ai clienti chiedono la pazienza di rispettare ogni regola. Si avvicinano loro solo con mascherine Ffp2 e visiere. «Tutte spese aggiuntive – commenta per Shanti Spa di Lonate Pozzolo la titolare Cristina Brusatori – Non è facile trovare i guanti, hanno costi esorbitanti. Attendiamo indicazioni, ma per il centro estetico abbiamo ricevuto il 16 le regole per riaprire il 18 maggio. Assurdo. Regione è in estremo ritardo. Ufficialmente non sappiamo nulla anche per la palestra. Siamo aperti con estetica e massaggi, sono le uniche cose che ora possiamo fare. Sauna e idromassaggio attendono i protocolli che ancora non sono usciti: dicono che si potrà aprire ma non dicono come».
CATEGORIA NON CONSIDERATA
Nel frattempo come vi siete organizzati? «Abbiamo scorte di mascherine, per quello che si riesce a trovare. Con i guanti si fa fatica. I gel si trovano più facilmente. Sono pronta ad aprire, ma non so quali disposizioni dovremo rispettare: dipende da cosa chiedono. Quello che si sente in giro è sicuramente antieconomico, c’è da valutare in modo serio il da farsi». I dipendenti sono tre. Con cassa in deroga e un po’ di lavoro in questi giorni si va avanti. «Ma dobbiamo vedere come risponderà la clientela – conclude Brusatori – Certi trattamenti si cercano per necessità, come cerette, manicure e pedicure, ma la stagione corpo è saltata. Siamo lasciati da soli. Per i corsi fitness è tutto incerto: i nostri locali non sono idonei a certi requisiti. Un distanziamento di due metri per attività non energiche cosa vuol dire? Va bene lo yoga. Ma il pilates? Ci atterremo ai protocolli, se ci saranno. Altrimenti useremo il buon senso».
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