L’INFEZIONE
Febbre del Nilo: ricoveri a Legnano
Due uomini presentavano i sintomi della febbre trasmessa dalle zanzare.

La così detta febbre del Nilo, il virus trasmesso da alcune specie di zanzare, colpisce anche nell’Alto Milanese: due i casi registrati nei giorni scorsi, uno a Rho e uno a Pregnana Milanese. Proprio il paziente di Pregnana, un uomo di 54 anni, è stato ricoverato la sera di lunedì 20 agosto nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Legnano.
L’uomo, in stato di incoscienza, aveva gravi difficoltà respiratorie e per questo motivo è stato sottoposto a tracheotomia: i sintomi di cui è affetto sarebbero proprio quelli della febbre del Nilo che in alcune regioni italiane ha fatto registrare i primi decessi.
Il paziente pregnanese non sarebbe comunque in pericolo di vita e si confida in un decorso positivo delle cure con un possibile trasferimento, già nelle prossime ore, nel reparto malattie infettive e successivamente in neurologia.
Intanto domani, venerdì 24 agosto, sempre nel nosocomio di via Giovanni Paolo II, dovrebbe arrivare anche l’operaio di Vigevano di 46 anni, ricoverato all’ospedale Apollo di Nuova Delhi, in India, per gli stessi sintomi: nei giorni scorsi era partita dall’Italia una équipe medica, composta anche da un medico neurologo legnanese, per assisterlo.
Il rientro in Italia dovrebbe avvenire con un volo di Stato.
WEST NILE, UNA PIAGA
É un’annata record per il West Nile virus in Europa centrale e meridionale, con oltre 400 casi dall’inizio dell’anno e già 22 morti.
Lo afferma l’Oms in un comunicato, in cui ricorda che per proteggersi dalla Febbre del Nilo occorre evitare la puntura delle zanzare, particolarmente abbondanti quest’anno per ragioni meteorologiche.
«Le infezioni hanno visto una rapida ascesa rispetto agli ultimi quattro anni. La stagione di quest’anno è stata caratterizzata da alte temperature e piogge frequenti seguite da clima secco - sottolinea il documento -. Queste condizioni hanno favorito la riproduzione e la propagazione delle zanzare».
Secondo il bollettino aggiornato al 16 agosto i casi nei paesi che fanno parte della regione europea dell’Oms sono stati 401, con Serbia (126) e Italia (123) che risultano i paesi più colpiti, seguiti da Grecia, Ungheria e Romania.
UN’ALTRA MORTE
Un’altra morte intanto si registra anche a Ferrara per il virus West Nile. La quarta vittima in città dall’inizio dell’anno è una donna di 88 anni, già affetta da altre patologie, ricoverata da diversi giorni all’ospedale di Cona: l’anziana deceduta nella notte. Al momento sono nove i pazienti ricoverati per questa patologia all’ospedale ferrarese: tutti ultrasettantenni, tranne un uomo di 58 anni in ematologia. L’uomo è tra i due nuovi ricoveri avvenuti martedì 21 agosto.
Anche in Veneto si sono registrati 5 decessi su 105 casi.
I CONSIGLI
I consigli dell’Oms per difendersi dalle zanzare e quindi dal virus, che è arrivato nel continente negli anni '50 e ha negli uccelli il “reservoir” naturale, sono riassunti nelle “quattro D”: dusk (tramonto), che ricorda che in questo momento della giornata l'attività delle zanzare è maggiore, e bisognerebbe evitare quindi le attività alla peggio; dress (vestiti), a indicare che bisogna vestirsi con maniche lunghe e abiti colorati; deet, ovvero dietiltluamide, uno degli insetticidi più efficaci; e infine drainage (svuotamento), che ricorda di evitare l’accumulo d’acqua in vasi, piscine o altri contenitori, che diventano un nido perfetto per le zanzare.
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