LA TRUFFA
Finti addetti Enel, torna l’allarme
Segnalati diversi casi dagli anziani. L’assessore: «Non aprite»
Prima un ragazzo e una ragazza, poi due ragazze, ma sembra tutte persone giovani. Che, in questi ultimi giorni, sono state avvistate più volte suonare nelle case dei fernesi. Tengono d’occhio soprattutto quelle abitate da persone anziane per mettere a segno il loro piano. Ma la cittadinanza si è sempre dimostrata molto attenta e non ha ceduto all’ennesima forma di raggiro. Che indigna ancora di più, soprattutto se si tiene conto che queste persone agiscono nel pieno dell’emergenza Covid 19 e quindi tendono ad approfittare di una debolezza sociale ed economica.
A quanto si è saputo si tratterebbe di un gruppo che agisce in maniera organizzata. Sarebbero soggetti che si spacciano per dipendenti Enel e suonano nelle case con la classica scusa di voler fare nelle abitazioni degli accertamenti per la società per cui dicono di lavorare. E soprattutto dicono che entro giovedì 28 maggio bisogna firmare il modulo sul mercato libero. Una scusa bella e buona per convincere gli ignari cittadini ed attuare così la loro azione di raggiro.
Se ne parla da qualche giorno in paese, nei bar, al mercato e inevitabilmente sui social network. Fortunatamente queste truffatrici non hanno trovato grande fortuna per l’attenzione dei fernesi. Cittadini attivi che hanno visto questi soggetti suonare i campanelli di case in centro e in periferia. Agiscono in coppia e sono stati visti tra l’altro in via Piave, via Garibaldi, Vittorio Veneto e Ticino. Fermo restando che Enel non manda pseudo dipendenti a suonare liberamente nelle abitazioni. Commenta il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Mauro Cerutti: «Siamo a conoscenza che negli scorsi giorni si sono verificati alcuni episodi di questa portata e noi stiamo continuamente informando, attraverso tutti i canali a nostra disposizione, che non c’è nessun interlocutore mandato in questo caso da Enel e tanto meno dal comune con l’obiettivo di truffare i più deboli. Non aprite a nessuna persona sconosciuta che si spaccia per dipendente di qualsiasi società e soprattutto segnalate con immediatezza alle forze dell’ordine, carabinieri e polizia locale, qualsiasi situazione sospetta». Senza scordare che l’amministrazione comunale è al fianco della cittadinanza e forze dell’ordine. Duro il vicesindaco: «Approfittare dell’emergenza Covid per colpire qualcuno è un qualcosa che è difficile da definire, un comportamento grave ed indecente che perseguiremo con fermezza». L’assessore ai servizi sociali ricorda anche in situazioni come queste l’importanza della rete di solidarietà sociale del controllo di vicinato, che «più di una volta è risultato determinante» e che ha visto il comune di Ferno, tra i primi in provincia di Varese nell’adesione, a credere nel progetto.
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