DA SVIZZERA A VALLE OLONA
Ferrovia della Valmorea: avanti tutta
Incontro della Regione coi sindaci del Varesotto e del Comasco. Dopo lo stanziamento di 10 milioni si guarda ora al progetto. Monti: «Grande rilancio turistico»

Avanti col progetto di recupero della storia ferrovia della Valmorea che venne dismessa alla fine degli anni ‘70. Oggi, giovedì 27 luglio, l’incontro della Regione con alcuni sindaci delle province di Varese e Como: si valutano le ipotesi per fari ripartire il treno. Il presupposto principale c’è: i 10 milioni messi a disposizione dalla Regione con il contributo di Trenord. «Dopo lo stanziamento di 10 milioni di euro da parte dell’istituzione regionale - spiega l’assessore lombardo alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Claudia Maria Terzi – prosegue l’impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti per ridare vita alla linea in disuso da quasi un decennio e inserita, con decreto interministeriale, nell’elenco delle ferrovie turistiche». «L’ipotesi di progetto - aggiunge l’esponente della giuntra regionale - promette di aprire nuove opportunità di sviluppo e promozione turistica per il territorio lombardo, attirando visitatori e turisti interessati a scoprire le bellezze paesaggistiche e culturali offerte dalla ferrovia e dalle località interessate dal tragitto. Lo fa ispirandosi ai progetti di recupero di importanti itinerari ferroviari esteri».
«La mobilità condivisa, lo sviluppo sostenibile e l’intermodalità – conclude Maria Terzi – sono i capisaldi dell’ipotesi di progetto per realizzare un’opera che guarda davvero al futuro».
Una spinta arriva dal consigliere regionale varesino della Lega, Emanuele Monti: «Sono anni che Regione Lombardia lavora al recupero di questa importante realtà e personalmente sono da sempre impegnato al fianco dei sindaci e comitati del territorio. Finalmente grazie al nostro impegno nel reperimento di finanziamenti e all’ottimo lavoro sia dell’assessore regionale Terzi sia delle nostre ferrovie si mettono le basi per essere i primi in Italia a lanciare un progetto già di grande successo all’estero che ridarà un vero slancio turistico e una nuova attrattività oltre che a questi territori anche a tutto il Varesotto e al Comasco».
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