L’ALLARME
Fiorista derubata in negozio, paura a Ferno
Attenzione a una coppia italiana: «Sono gentili ma astuti»

Sono in due, hanno probabilmente tra i cinquantacinque e i sessant’anni di età, lei magra, capelli neri con la riga in mezzo, lui ha una corporatura normale e cappello tipo coppola. Entrambi dotati di una borsa simile a quelle che si usano per trasportare i personal computer. Questa è la descrizione che Daniela Panzeri – titolare del noto negozio di fiori “Garden Panzeri” di via Trieste non lontano dal supermercato Tigros e dal confine con Samarate – ha fatto dei due borseggiatori che intorno alle 17 di lunedì 11 le hanno rubato il suo portafoglio. Immediata la denuncia ai carabinieri della stazione di Lonate Pozzolo che ha avviato le indagini. Nella giornata di ieri, martedì 12 marzo, fortunatamente il portafoglio con i documenti di identità è stato ritrovato a Cardano al Campo, nella zona del Cuoricino, ma senza i soldi e si parla di poche decine di euro. Ma la notizia in ogni caso ha fatto il giro del paese e ha creato allarme e indignazione tra i fernesi.
LA TESTIMONIANZA
Racconta Panzeri: «Lunedì pomeriggio c’erano alcuni clienti, mio marito e la mia commessa stavano svolgendo diverse mansioni, io ero in ufficio». Prosegue la titolare del Garden: «Io li ho visti entrare, ho chiesto loro se avessero bisogno e nel caso di chiamarmi, mi hanno risposto che stavano guardando, avevano un fare gentile, parlavano italiano». Insomma la proprietaria è ritornata tranquillamente in ufficio a sbrigare il lavoro. Aveva lasciato la borsetta in un luogo molto defilato e nascosto che era quasi impossibile scorgerla. Ma non per la coppia che era entrata nella rivendita di fiori forse con un piano definito. «Sono stati qui circa dieci minuti, non hanno comprato niente, hanno salutato la commessa e se ne sono andati». La titolare ha preso la borsetta e si è accorta che il portafoglio non c’era più. Dunque i due borseggiatori hanno fatto il loro colpo senza farsi notare, in silenzio e facendo perdere ogni traccia.
FUGGITI A PIEDI
Panzeri si è accorta quasi subito del portafoglio sparito. Ha compiuto un giro di perlustrazione all’esterno del negozio ma niente da fare. A quanto si è poi saputo la coppia è scappata a piedi. Complicato al momento fare ipotesi. Forse la più plausibile è che ci fosse un complice ad attenderli in un’auto parcheggiata in un’area poco visibile. Molto difficile che abbiano compiuto un lungo tragitto a piedi in un’arteria trafficata a tutte le ore e in particolare nel cuore del pomeriggio quando molti tornano a casa dal lavoro. «Appena li ho visti - prosegue il racconto - ho ipotizzato che fossero testimoni di Geova, fatto sta che ero incavolata nera non tanto per i soldi ma per la questione dei documenti di identità e per tutte le prassi burocratiche». Poi il ritrovamento è stato un sospiro di sollievo. Ma resta il messaggio di chi tutti i giorni è a contatto con una numerosa clientela. «Fate molta attenzione, diffidate dagli sconosciuti, non escludo di installare telecamere di sorveglianza nel mio negozio». Probabilmente si tratta di truffatori professionisti. E con tutta probabilità si tratta di una coppia che agisce nei negozi del territorio del Basso Varesotto.
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