CONTRIBUTO ALLA RICERCA
Premiato Lucchini, fisico di Biandronno
Il riconoscimento gli è stato consegnato dal Nobel Giorgio Parisi all’Accademia dei Lincei durante l’apertura dell’anno accademico

Ieri, venerdì 12 novembre, a Roma, all’Accademia Nazionale dei Lincei, durante l’apertura dell’Anno Accademico 2021/2022, il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi ha conferito il premio “Antonio Feltrinelli Giovani” a Matteo Lucchini, 37 anni, biandronnese, professore di Fisica al Politecnico di Milano. La motivazione è legata allo straordinario contributo nel campo della ricerca degli attosecondi applicati allo studio di materiali solidi. Il prestigioso risultato si aggiunge all’altro ottenuto nel luglio 2019 con la consegna del premio Alfredo Di Braccio da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Forte di un’esperienza vissuta al Dipartimento di Fisica presso l’ETH di Zurigo e autore di articoli pubblicati su prestigiose riviste scientifiche, qualche anno fa Matteo ha partecipato al meeting internazionale “Lindau Nobel Meeting Laureate” (possibile solo a chi supera una rigida selezione), che ha la finalità di permettere l’incontro tra premi Nobel e giovani ricercatori: formare, quindi, nuovi talenti che contribuiscano al progresso scientifico. Con altri colleghi ha avuto il privilegio di assistere alle lezioni di Carlo Rubbia (Nobel per la Fisica nel 1984), Mario Molina (Nobel per la Chimica nel 1995) e di poter discutere con loro sull’isola di Mainau, sul lago di Costanza. Nel suo ragguardevole curriculum è annoverato anche il premio Fresnel, attribuito dalla European Physical Society a giovani scienziati che hanno portato importanti contributi all’elettronica e all’ottica quantistica. Matteo è un sassofonista. Per anni ha suonato nella filarmonica “Giuseppe Verdi” di Biandronno. Quando era più giovane gli piaceva tornare a salutare i professori del suo Liceo Scientifica dello “Stein” di Gavirate.
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