IL PONTEFICE
Formigoni: «Pizzaballa è il nome giusto»
«Papa Francesco sempre vicino a Comunione e Liberazione»

Dalla semplicità di gesti sorprendenti al legame profondo con i poveri, fino all’attenzione affettuosa a Comunione e Liberazione e alla profezia sulla «terza guerra mondiale a pezzi». Roberto Formigoni – per diciotto anni presidente della Regione Lombardia, già senatore e parlamentare europeo, figura storica di CL – condivide il suo sguardo sul pontificato di Papa Francesco che si è concluso lunedì, lasciando smarrita la Chiesa, e non solo. E mentre il mondo si prepara al conclave di maggio, che dovrà eleggere il nuovo Pontefice, non manca un pensiero sul futuro, con un nome che – dice lui – «sarebbe bellissimo».
Ha avuto modo di incontrare personalmente Papa Francesco negli anni del suo pontificato?
«Non ci sono mai stati incontri faccia a faccia tra me e lui, ma Francesco ha sempre riservato una grande attenzione a Comunione e Liberazione, il movimento di cui faccio parte. Ci ha incontrati più volte, anche in occasioni riservate, e ha sempre espresso una stima profonda per Don Giussani, che conosceva e apprezzava già quando era in Argentina. Ha sempre considerato Don Giussani un grande educatore e ci ha sempre spronati a dare il meglio. Negli ultimi tempi, in particolare, ho avvertito da parte sua un affetto e una vicinanza davvero speciali».
Guardando avanti che cosa si aspetta dal conclave? Ha un pronostico?
«Deciderà lo Spirito santo... Ma se dovessi esprimere un pensiero personale, direi che un nome che mi piacerebbe molto sarebbe quello del cardinale Pierbattista Pizzaballa, attuale patriarca di Gerusalemme dei Latini. L’ho conosciuto personalmente, è venuto anche al Meeting di Rimini. È un uomo di straordinaria fede, e la sua esperienza diretta nel cuore di un conflitto così antico come quello israelo-palestinese darebbe alla sua elezione un valore simbolico enorme. Sarebbe un Papa profondamente radicato nella testimonianza cristiana. Guardando al passato, nessuno conosceva Karol Wojtyla quando divenne Papa, ma noi di CL avevamo avuto contatti con lui già negli anni Settanta, nei Paesi dell’Est. Fu una sorpresa per tanti, ma si rivelò un Papa straordinario. Anche Pizzaballa potrebbe essere una scelta sorprendente ma potentissima».
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