LA VISITA
L’elogio di Frassinetti al Ponti: «Esempio da seguire»
Il sottosegretario all’Istruzione questa mattina in visita all’istituto gallaratese

«Un esempio da seguire non solo in Lombardia ma in Italia». Il sottosegretario all’istruzione, Paola Frassinetti nella mattina di oggi, lunedì 26 maggio, ha visitato l’istituto Ponti di Gallarate per toccare con mano la validità della riforma dell’istruzione portata avanti dal governo. A fare gli onori di casa è il dirigente scolastico, Massimo Angeloni che sottolineato la voglia di innovarsi e di fornire la miglior istruzione agli studenti che contraddistingue il plesso. «Serve una formazione mirata per avere una migliore sinergia tra scuole, imprese ed istituzioni» afferma l’onorevole che aggiunge «però non dobbiamo essere troppo aziendalisti perché la scuola è il luogo dove si impara e sono convinta che conoscenze e competenze non devono essere contrapposte».
Formazione mirata
Una mattinata ricca, come la stessa onorevole l’ha definita, quella che si è da poco conclusa al Ponti. Una mattina che è servita per conoscere quella che è la realtà dell’istituto cittadino che ha da poco compiuto 150 anni e che, come evidenziato dal dirigente, è sempre in movimento. «Questa è una scuola di eccellenza che riesce ad essere al passo con i tempi» interviene il dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Varese, Giuseppe Carcano «servono impegno e dedizione per portarla avanti e so che il dirigente con la sua squadra sta seguendo un ottimo percorso». I complimenti sono arrivata anche dall’esponente di Fratelli d’Italia. «La capacità di stimolare i ragazzi non deve mai venire meno e - commenta Frassinetti - da quello che ho visto oggi questa scuola si muove proprio in questa direzione». Pensiero condiviso anche dal sindaco, Andrea Cassani: «questo è un polo di formazione e di innovazione importante per il territorio». Presenti anche il presidente del consiglio Marco Colombo, l’assessore alla Sicurezza, Germano Dall’Igna e esponenti delle forze dell’ordine il vicequestore Luigi Marsico e il capitano de Carabinieri, Pierpaolo Convertino.
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