I CONSIGLI
Fuga dalla città: gita in Valtellina
In edicola con Prealpina il libro con tanti itinerari

Con l’arrivo della bella stagione è tempo di gite fuori porta. Per chi al mare preferisce le valli della Lombardia La Prealpina propone una guida di 14 escursioni adatte a tutti per andare alla scoperta della Valtellina. Gli itinerari sono stati selezionati da Beatrice Clerici, autrice del volume. Da sempre appassionata di viaggi e montagna, frequenta molto spesso la Valtellina e le montagne lariane e lecchesi, e ha raccolto in questo libro una serie di escursioni realizzabili in una sola giornata di livello facile e medio.
Il territorio della Valtellina corrisponde al bacino idrico del fiume Adda e, insieme alla Valchiavenna, costituisce la provincia di Sondrio. È lunga 120 km e larga 66 e separa le Alpi centro-orientali (Alpi Retiche occidentali) dalle Alpi sud-orientali (Alpi e Prealpi Bergamasche e Alpi Orobie). Si estende a est fino al confine con il Trentino Alto Adige, a sud fino alle province di Bergamo e Brescia, a nord giunge fino al confine svizzero con il Cantone dei Grigioni. A ovest il confine territoriale è nuovamente con il Cantone dei Grigioni e con l’alto Lago di Como (province di Como e Lecco). Vista la grande dimensione, è convenzionalmente suddivisa in Alta, Media e Bassa Valtellina, aree a loro volta costituite da diverse valli laterali, come la Valmalenco, la Val Masino, la Valle del Bitto, la Val Grosina, la Valfurva, la Valle del Braulio, la Valle di Fraele e tante altre.
La Valtellina comincia a monte del Lago di Como dal Pian di Spagna, una vasta area pianeggiante corrispondente all’innesto dell’Adda nel Lario, posta al confine con le province di Como e di Lecco, si estende sino alla valle di Livigno, che storicamente si considera parte della Valtellina, nonostante si trovi oltre lo spartiacque alpino principale.
Le montagne valtellinesi raggiungono altitudini ragguardevoli, che in alcuni casi superano anche i 4000 m di altitudine. È questo il caso di due cime del Massiccio del Bernina: Punta Perrucchetti, che raggiunge i 4020 m e Pizzo Bernina, che tocca i 4049 m. Altre cime degne di nota sono il Monte Disgrazia (3678 m), Cima Piazzi (3439 m), il Gran Zebrù (3851 m) e il Monte Cevedale (3757 m). Tra i valichi alpini ci sono il Passo dello Stelvio, che con i suoi 2758 m è il più alto d’Italia e il secondo in Europa, famoso tra gli amanti del Giro d’Italia. Questo passo porta in territorio altoatesino, in particolare in Val Venosta. Altro valico molto noto è il Passo di Gavia (2621 m) che permette di raggiungere l’Alta Val Camonica.
Forse meno famoso ma estremamente scenografico è il passo San Marco (1992 m) che consente le comunicazioni con la Val Brembana, in provincia di Bergamo. Il valico dell’Aprica (1200 m) conduce verso la Val Camonica di Edolo, così come porta in Val Camonica anche il passo del Mortirolo (1852 m), altro valico conosciuto tra gli amanti del ciclismo. Le principali città valtellinesi sono sicuramente Sondrio, uno dei capoluoghi di provincia della Lombardia, così come le cittadine di Tirano, Morbegno, Teglio, Sondalo, Bormio e Livigno. Bormio e Livigno sono importanti mete turistiche, note per i loro impianti sciistici e per la forte vocazione sportiva. Livigno gode inoltre della condizione di porto franco, mentre Bormio è conosciuta per la presenza di acque termali note sin dall’antichità.
Il toponimo Valtellina sembra derivare dal latino curiale Vallis Tellina, Vallistellina, che significa “Valle di Teglio”. Teglio è appunto uno dei centri abitati più noti della Valtellina, di cui si ha notizia fin da tempi remoti.
Il libro “Escursioni in Valtellina” (Editoriale Programma, 128 pagine) è in edicola con La Prealpina a partire da sabato 10 maggio a 8,90 euro in aggiunta al prezzo del quotidiano.
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