NEI BOSCHI
Funghi di primavera, ma attenti ai pericoli
Cercatori in azione per raccogliere le spugnole

«Ciao, vado a funghi». No, non siamo tornati all’autunno scorso e non siamo nemmeno a fine agosto, quando i primi fungiatt non si fanno perdere occasione di andar per boschi. Nei fine settimana e per chi può anche durante i giorni feriali, sono già cominciate le gite con il cestino di vimini sotto il braccio, giacca e cappello. Non solo per andare a guardare i colori della primavera.
Il periodo è proprio quello giusto. In aprile, infatti, arrivano i primi funghi commestibili dell’anno, anzi, come spiega il micologo varesino Sergio Ruini, per qualcuno i funghi della primavera sono più apprezzati dei porcini. Ci sono re del sottobosco che hanno un periodo di crescita ben preciso e assai limitato. «Ad esempio per le spugnole o morchelle si deve “centrare” la loro fruttificazione con precisione perché essa non supera i 10 giorni». E questa può verificarsi nel mese di aprile e per i fungiatt della zona ci sono già buoni riscontri. «In alta montagna, invece, il periodo giusto è tra il 25 aprile e il 30 maggio».
Come evitare pericoli
«Le morchelle non sono molto grandi, tra i 5 e i 10 cm d’altezza e sono leggerissime perché completamente cave all’interno - continua il micologo -. In pianura da noi cresce Morchella esculenta con due varietà: rotunda, di colore giallo o ocra-beige e vulgaris di colore grigio e più piccola e appuntita. Hanno un caratteristico odore fortemente spermatico che le rende inconfondibili da altri simili velenose come Gyromitra esculenta che ha cappello bitorzoluto e non bucherellato, è senza odori e cresce nei boschi di abete rosso in montagna».
Gli sportelli micologici dell’Ats Insubria sono ancora chiusi in questo periodo. Per un controllo del raccolto fungino è infatti necessario telefonare all’Ats (0332.277576), chiedere di un micologo e accordarsi per il controllo gratuito. «Non rivolgetevi mai a praticoni e presunti esperti», spiega Ruini. Si parla tanto di funghi anche in tivù in questo periodo e il rischio di mangiare qualcosa di altamente velenoso è dietro l’angolo.
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