LA SENTENZA
Furti a Malpensa, condannato capobanda
Peruviano dovrà scontare tre anni e otto mesi: con i suoi uomini prendeva di mira facoltosi stranieri

Condanna a tre anni e otto mesi di reclusione per un peruviano, oggi quarantaseienne, identificato come il capo di un’associazione per delinquere finalizzata a commettere innumerevoli furti in aeroporto a Malpensa e nelle hall di tutta una serie di alberghi che gravitano attorno allo scalo della brughiera.
I FURTI
A emettere la sentenza di condanna è stato il Tribunale di Milano, competente territorialmente perché i primi colpi messi a segno dall’imputato assieme ai suoi complici nel periodo compreso tra il 2016 e il 2017 sono avvenuti nel capoluogo lombardo. Nello specifico in un hotel a cinque stelle così come in un frequentatissimo ostello vicino alla Stazione Centrale, tutti e due molto frequentati dagli stranieri. E straniere, tranne un’unica eccezione, sono state le vittime della banda di malviventi alla quale, a inchiesta conclusa, gli agenti del nucleo reati predatori della polizia locale di Milano hanno sequestrato una sessantina di valigie, nonché soldi e refurtiva per più di 700mila euro. Tra i derubati arabi e statunitensi, ma anche russi, cinesi e tedeschi.
ADDIO BAGAGLI
Il modus operandi della gang, tutta finita a suo tempo in manette, era sempre lo stesso: selezionavano le vittime, scegliendo quelle che apparivano più abbienti e, mentre uno dei complici le distraeva con una banale scusa, un altro approfittava velocemente della situazione per sottrarre il bagaglio. Il gruppo poi si allontanava velocemente su un’auto appostata fuori e guidata da un complice. Tra gli hotel visitati dalla cricca di sudamericani figurano l’Hilton Garden Inn Milan Malpensa di Somma Lombardo e l’Hotel Cavalieri della Corona, il Novotel e l’Ibis Malpensa di Cardano al Campo.
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