IL CASO
Furti in serie nei magazzini di Esselunga, dipendenti nei guai
Colpi da 2mila euro al giorno. Indagine della Mobile di Novara

Rubavano ogni giorno alcolici di altissima qualità, generi alimentari e premi della raccolta “Fidaty” per un valore di almeno 2.000 euro. Quattro uomini, tre residenti a Novara e uno a Rho, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato ai danni del centro di distribuzione di Biandrate della catena di supermercati Esselunga. Nei giorni scorsi la Polizia di Stato di Novara ha eseguito delle perquisizioni, disposte dalla locale Procura della Repubblica, a carico di queste persone.
La Squadra Mobile della Questura è intervenuta a seguito di una denuncia presentata dal responsabile della sicurezza. A essere indagati sono due carrellisti e un capo turno dipendenti di una ditta di logistica che opera in questo sito la cui superficie è superiore ai 200mila metri quadrati e dove quotidianamente vengono movimentati articoli per milioni di euro. Tre di loro abitano a Novara: due sono incensurati, un italiano di 36 anni e un ucraino 49enne, mentre un 46enne originario dello Sri Lanka ha un precedente per reati contro la persona. Presumibilmente dal settembre 2023, avrebbero sottratto bancali di merce di vario tipo durante il turno mattutino per poi consegnarli a un operaio 32enne. Il giovane, di nazionalità italiana, incensurato e residente a Rho, lavora per un’azienda di distributori automatici e si occupa di ricaricare quelli presenti nel complesso.
Secondo gli investigatori, era lui a portare quanto trafugato all’esterno occultando i vari oggetti nel furgoncino utilizzato per i suoi compiti. Una parte della refurtiva la tratteneva lui, il resto lo consegnava ai complici. Tutto il bottino veniva custodito nelle rispettive abitazioni prima di essere rivenduto.
È stata inoltre indagata la moglie di uno dei carrellisti che avrebbe aiutato il marito nella gestione del bottino. Durante l’operazione, è stata anche sequestrata merce per circa 50mila euro, ed è stato notificato ai componenti della banda l’invito a presentarsi davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio preventivo.
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