PIAZZA GIOVANNI XXIII
Gallarate, aggressione al market
Botte ai figli del portavoce della comunità bengalese Mohammad Noor. Torna l’allarme sicurezza

Forse era ubriaco. O forse ha voluto approfittare di una giovane dietro al bancone del supermercatino bengalese di piazza Giovanni XXIII. E con un banale pretesto, dopo aver pagato un pacchetto di patatine da 1,50 euro con la carta di credito, essere uscito e poi rientrato nel market, ha preteso che gli venisse dato il resto.
Di fronte al diniego della figlia del titolare è scoppiato l’inferno: l’uomo ha aggredito la giovane e poi il fratello che si trovava all’interno del negozio adiacente ed è arrivato a soccorrere la ragazza. È successo tutto nel giro di pochi minuti, oggi 3 maggio, verso le 14.30 quando all’interno del negozio di proprietà di Mohammad Noor, portavoce della comunità bengalese di Gallarate, si è scatenato l’inferno: la figlia 28enne e il figlio 23enne sono stati aggrediti dall’uomo che è stato portato via dalla volante degli agenti di polizia del commissariato di polizia cittadino che lo hanno bloccato. Al momento la sua posizione è al vaglio anche alla luce di lesioni e prognosi dei due feriti. Fratello e sorella sono stati picchiati dall’uomo, il giovane è stato scaraventato a terra mentre l’ingresso del supermercato è stato devastato durante l’aggressione. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 a bordo di due ambulanze e si sono occupati dei due feriti che sotto choc sono stati caricati sui mezzi e trasportati al pronto soccorso cittadino. Nessuno dei due ha riportato lesioni gravi, ma dovranno riprendersi dallo spavento e lo shock causati dall’aggressione all’interno del supermarket. Pare che l’aggressore fosse alticcio e che in preda ai fumi dell’alcol abbia appunto cercato un pretesto per chiedere denaro indietro e soprattutto aggredire i negozianti.
Alla luce dell’accaduto in piazza torna un antico problema, quello di frequentazioni malfamate e sicurezza. Da tempo lo stesso Noor ha sollevato il tema rendendosi disponibile a investire in telecamere di videosorveglianza. Del resto non è la prima aggressione sotto i portici: in passato a farne le spese era stata la farmacista della Farmacia Tenconi aggredita da un rapinatore.
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