L’ALTRO CORTEO
Bandiere rosse e "Bella ciao"
Contromanifestazione Anpi in largo Camussi dopo la conclusione dei discorsi ufficiali
Quando meno te lo aspetti, ecco il colpo di scena. Il sindaco Andrea Cassani e il presidente dell’Anpi Michele Mascella hanno appena deposto – questa mattina, 25 aprile - la corona d’alloro in ricordo dei caduti al monumento in piazza Risorgimento, il corpo musicale La Concordia ha smesso di suonare e le celebrazioni per il 74esimo anniversario della Liberazione dovrebbero essere finite.
In verità c’è un seguito al corteo ufficiale partito dal cimitero di viale Milano dopo la messa officiata dal prevosto don Riccardo Festa e i discorsi ufficiali tenuti davanti all’ingresso del camposanto dal palchetto allestito allo scopo. Salutati il sindaco e le altre autorità, l’Anpi prosegue la manifestazione, tornando in largo Camussi, dove c’è il monumento dell’artista Arnaldo Pomodoro dedicato alla Resistenza, in quel luogo che per tanti anni è stato l’emblema del 25 Aprile gallaratese. Un gesto simbolico per protestare contro la scelta del sindaco di non organizzare più il momento ufficiale in questo luogo ma al cimitero e una precisa volontà di dire ad alta voce: “Ora e sempre Resistenza”, tra le bandiere rosse e Bella Ciao intonata in modo spontaneo ma molto sentito. Il 25 Aprile gallaratese si conclude così.
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