SANITÀ
Chiude Pediatria dal primo giugno
Il reparto di Busto assorbirà i pazienti dell’area gallaratese durante il periodo estivo

Chiusura del reparto di Pediatria dal primo giugno. Se ne sentiva parlare da tempo, ora la questione è stata posta dalla stessa direzione del dipartimento materno infantile nel corso di una serie di incontri con gli operatori interessati. Tutto ciò perché, con i turni di ferie del personale, non potrebbe essere garantita la copertura del servizio.
Rimarrebbe, naturalmente, aperta la Pediatria di Busto Arsizio che dovrebbe assorbire anche i pazienti dell’area gallaratese. Tutto ciò per il periodo estivo. Sperando che, per il futuro, si possa avere qualche certezza in più sul prosieguo dell’attività nel reparto.
LA PERIFERIA DEL REGNO
La riorganizzazione, comprensibile dal punto di vista della logica dirigenziale interna (anche se viene contestata dagli stessi operatori), costituisce però un duro colpo per il Sant’Antonio Abate, già considerato la periferia del regno nell’ambito della sanità della zona. Innumerevoli le decisioni che ne lasciano intendere il depotenziamento, mentre non si capisce quale possa essere il suo futuro. Nuvoloni neri minacciano la realizzazione dell’ospedale unico sui terreni di Beata Giuliana a Busto Arsizio (tanto più che se ne parla pure nella recente inchiesta della Dda di Milano) e non è chiaro il piano di ristrutturazione che dovrebbe riguardare un presidio valido dal punto di vista delle professionalità ma un po’ meno dei mezzi a disposizione del Sant’Antonio Abate.
L’IMPORTANZA DI BUSTO
Nel quadro di riorganizzazione del polo materno infantile dell’Asst Valle Olona acquisirebbe importanza, invece, Busto Arsizio sulla scorta del volume d’attività che è di gran lunga superiore agli altri presidi di Gallarate e di Saronno. Quest’ultimo, però, non chiuderebbe perché troppo distante da Busto. Al Sant’Antonio Abate, invece, c’è parecchio malcontento perché i medici hanno più volte fatto notare come la rotazione rischi di depauperare ulteriormente gli organici, diminuendo l’attrattività aziendale e diventando una specie di boomerang che porterebbe al rischio di chiusura definitiva della Pediatria a Gallarate.
SANITÀ E ACCORPAMENTI
Nel periodo estivo rimarrà comunque a regime la Neonatologia, la sala parto e l’ambulatorio di primo intervento pediatrico con presenza di uno specialista 24 ore su 24.
Nessun problema pure per Ginecologia e Ostetricia, reparto che, anzi, andrà in aiuto alla struttura di Saronno, fino al raggiungimento del giusto equilibrio. Resta, però, il nodo Pediatria di Gallarate. Allontanare una realtà del genere dal proprio territorio di riferimento non è mai un bel segnale, anche se i chilometri di distanza da Busto sono pochi. Ma il futuro della sanità in Lombardia (e non solo) sembra andare sempre più verso gli accorpamenti.
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