L’ALLARME
Il canile in difficoltà
Con lo stop alle iniziative scarseggiano i fondi per prendesi cura degli animali

Canile di Gallarate in allerta per il coronavirus. Non perché gli animali o i volontari siano malati, ma perché l’aumento dei casi di quarantena e dei ricoveri in ospedale, o dei decessi nella peggiore delle ipotesi, potrebbe portare all’aumento delle bestiole che rimangono senza qualcuno in grado di occuparsi di loro.
«Non abbiamo rilevato finora un aumento degli abbandoni – spiega il presidente dell’associazione Pensiero meticcio che da pochi mesi gestisce la struttura di via degli Aceri, Claudio Cianca – ma siamo in allerta e ci aspettiamo un aumento degli animali di cui prenderci cura».
TURNI
Intanto il canile gallaratese, anche in queste settimane così delicate, è rimasto aperto. «Le adozioni sono stoppate perché non è possibile seguire l’iter necessario – ricorda Cianca – ma non abbiamo voluto chiudere. Ci siamo organizzati secondo alcuni turni e abbiamo fornito i nomi delle persone indispensabili per il funzionamento della struttura alle istituzioni, in modo che le forze dell’ordine possano controllare le autocertificazioni in caso di controllo degli spostamenti».
AIUTI VIA CORRIERE
Ma perché gli animali che trovano rifugio in via degli Aceri continuino a stare bene non basta il lavoro dei volontari. Occorrono anche il cibo e tutta una serie di prodotti di prima necessità, che ora arrivano in quantità molto ridotta per via dello stop alle iniziative sul territorio e al blocco forzato degli spostamenti delle persone.
Da qui dunque l’appello: «Abbiamo bisogno di prodotti per la pulizia, sapone liquido per mani, rotoloni di carta e cibo», è il messaggio affidato ai social. «Date le condizioni attuali – rimarca il presidente – si possono utilizzare siti online che effettuano spedizioni per farci arrivare le donazioni».
E poi resta più che mai aperta la porta alle adozioni a distanza. I volontari hanno anche attivato un sistema che permette di donare un euro al mese, per raccogliere quanti più aiuti possibile.
MAGLIETTE
A Cassano, intanto, l’associazione che gestisce il gattile in fondo a via Gasparoli ha lanciato attraverso la sua pagina Facebook la proposta di una maglietta il cui acquisto potrebbe contribuire alle spese di gestione della struttura.
Perché anche lì come in tutti i centri d’Italia le raccolte di cibo e le iniziative attraverso cui le associazioni si sostengono hanno subito una battuta d’arresto.
Possibile, anche nel caso del gattile cassanese, fare donazioni sul conto corrente dell’associazione.
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