L’INDAGINE
Il centro di Gallarate: la casa dei senzatetto
Giacigli sotto i portici, al Seprio Park, davanti alle vetrine. «Hai voglia ad abbellire la città»

«Invisibili». Questo è il termine che viene usato per descrivere quelle persone che, vivendo ai margini della società, spesso passano inosservati agli occhi di molti. A Gallarate, però, nell’ultimo periodo, così tanto invisibili non lo sono più. La foto che ritrae due persone che dormono sul pianerottolo delle scale del Seprio Park, condivisa ieri mattina, lunedì 23 ottobre, sul gruppo Facebook “Gallarate è…“, è solamente l’ultimo di una serie di avvistamenti.
Con il viso nascosto dietro una coperta o un cappuccio per ripararsi dal freddo è quasi impossibile dare un nome e un volto a queste persone che hanno un passato e delle storie differenti, ma che alla fine si trovano nella medesima condizione: dormire non in un letto caldo, ma su un giaciglio di fortuna. C’è chi lo fa perché ha perso tutto, chi lo ha scelto come stile di vita perché stanco delle pressioni della società o chi ha dei problemi personali che non può o non vuole affrontare. Questo però è il passato, ora c’è un presente da affrontare. Un presente fatto di notti sempre più fredde, un inverno che si sta avvicinando e una popolazione di invisibili che sembra aumentare a Gallarate.
Da qualche tempo, infatti, pare che il centro cittadino sia stato scelto come punto di riferimento da molti senzatetto. Il che porta la città a interrogarsi.
«È brutto vedere persone che vivono in queste condizioni e non voglio cadere in facili luoghi comuni», sottolinea una residente del centro. «Ma, da mamma e nonna, quando rientro a casa non mi sento sicura nel vedere persone che dormono a pochi passi da casa mia. Magari sono le persone più buone sulla faccia della terra, ma la mia percezione è di poca sicurezza».
E per chi ha un’attività in centro queste istantanee condivise sui social non rappresentano di sicuro un bel biglietto da visita. Sia per chi vive (o viene) sia per chi vuole investire a Gallarate. Un aspetto che, per molti, è da non sottovalutare è quello della sicurezza. «Come commercianti ci stiamo impegnando molto per fare rete e per partecipare attivamente alle iniziative che vengono proposte dal Distretto urbano del commercio», sottolinea la titolare di un’attività. «Tuttavia, se poi le foto che ritraggono dei senza tetto che dormono davanti alle saracinesche dei negozi diventano virali, hai voglia ad abbellire la città per San Valentino, Halloween, Natale o organizzare lo street food». Ed aggiunge: «Forse sarebbe bello che chi di competenza, facesse un giro per le vie del centro non solo nelle ore di punta ma anche quando non ci sono iniziative o nastri da tagliare».
Già la competenza. Tra i commenti ai post c’è chi invoca l’intervento della polizia locale per evitare che le persone bivacchino in pieno centro (e non solo), altri che invece chiedono ai servizi sociali di provare a sistemare la situazione, magari trovando un riparo adatto. «In questo caso - conclude la residente - non si tratta di trovare un colpevole, ma di risolvere un problema che rischia di sfuggire di mano».
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