SCRITTE CANCELLATE
Gallarate, il nemico dei graffiti pulisce ancora
Missione per difendere il decoro: con latta e pennello un uomo di mezza età cancella le scritte sui muri.
I suoi strumenti sono un pennello e un barattolo di vernice bianca. La sua missione è quella di ripulire i muri vandalizzati da scritte. Non vuole che si scriva il suo nome perché il suo obiettivo non è mettersi in mostra. È un uomo di mezza età il “vendicatore” misterioso dei muri bianchi che vengono imbrattati dai writers a Gallarate.
Pochi giorni fa su una delle pareti del sottopassaggio di via Arconti era comparsa una scritta: lettere enormi tracciate con la vernice scura su un muro altrimenti pulito come una pagina bianca. Da lì il gallaratese passa spesso e l’opera dei writers gli è parsa come una ferita inferta al decoro cittadino. Una ferita da sanare al più presto. Così una sera è uscito di casa con la sua latta di bianco, è andato in via Arconti e ha passato una mano di colore per cancellare il lavoro fatto con ogni probabilità da qualche giovanotto. «Il segreto è intervenire subito, senza lasciar passare tanto tempo, perché non diventi un’abitudine», spiega l’uomo.
L’INSULTO CANCELLATO
L’episodio di pochi giorni fa non è il primo che vede protagonista il volonteroso pennellatore. Già un’altra volta era capitato che uscisse per “vendicare” la dignità di un muro segnato dagli imbrattamenti. In quel caso l’aveva fatto per vendicare anche la dignità di uno sconosciuto. «C’era un insulto rivolto a una persona, l’ho cancellato» ricorda il misterioso gallaratese che non si muove per tutelare i muri di casa propria, ma pareti di tutti che si trovano lungo la pubblica via.
Il servizio completo sulla Prealpina di lunedì 27 ottobre
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