L’URBANISTICA
Dal Pd sì a tre torri e Tigros
Dall’opposizione apertura per il recupero dell’ex Cantoni

«Tre palazzine, un bel parchetto pubblico, un passaggio pedonale protetto verso il Maga...».
Eh? Quindi? «Ecco, a quel punto hai riportato in vita una parte della città».
Senza avere più l’incubo di veder innalzarsi in pieno centro 20 piani distribuiti in 70 metri di altezza che spaccherebbero in solitaria la skyline gallaratese. Sospiro di sollievo, allora, e apertura di credito alla modifica progettuale: «Ben venga l’eliminazione del grattacielo».
Si parla naturalmente del recupero urbanistico dell’ex Cantoni di via Magenta. Ma a sottolineare con ottimistica speranza la svolta che cambierebbe volto a quella zona non è l’assessore all’Urbanistica.
O meglio: non quello attuale, è il precedente, ora capogruppo del Partito democratico all’opposizione, Giovanni Pignataro. Il quale, rimanendo nel medesimo quadrante cittadino, approva pure il trasferimento del Tigros negli spazi dell’ex Tonetti di via Torino.
UNA CITTÀ MIGLIORE
Certo, non è un via libera incondizionato. Tuttavia è la premessa pubblica a un nullaosta politico. Spiegato così da Pignataro.
«La nostra - dice - non è un’opposizione cieca, quindi accogliamo con favore la nuova proposta della proprietà dell’ex Cantoni. Però non capiremmo se non venisse inserita nella variante generale al Piano di governo del territorio, che secondo il cronoprogramma della maggioranza dovrebbe diventare operativo nella prossima primavera, e se invece fosse oggetto di una variante puntuale. Insomma, non ci scandalizza l’edificazione di tre torri, che poi sono tre palazzi, dove un tempo c’ era già un insediamento industriale. Ma vogliamo vedere di cosa si tratta e che ci sia un percorso condiviso. Il modo migliore, dunque, è inserirlo nel processo di modifica del Pgt».
Soprattutto, per il capogruppo piddino, la riqualificazione dell’area deve essere accolta dal Comune «non nell’ottica di fare moneta, ma con l’obiettivo di creare una città migliore».
IL PIANO DEL 2003
Del resto, per il Pd il cambio di prospettiva vale un cambio di posizione. Sul recupero dell’ex Cantoni la polemica è accesa dalla fine degli Anni Ottanta. Ma è il Piano particolareggiato votato dal consiglio comunale il 17 luglio 2003, che prevede la possibilità di grattacielo oltre al poi realizzato Istituto superiore Falcone, ad aver incanalato la protesta del centrosinistra.
Proprio per quei 20 piani di edifico, che hanno assunto concretezza con la convenzione tra la proprietà e il Comune approvata dalla giunta Mucci nel luglio del 2010.
«Dopo questo atto già Massimo Bossi con il suo Pgt non poteva impedire l’edificio da 70 metri, men che meno noi quando siamo stati al governo della città», sottolinea Pignataro.
«Sicché, ribadisco, ben venga il cambio di idea del, privato. Anche perché, da quanto ho capito, la modifica alla proposta va incontro alle esigenze di Gallarate. Mi riferisco al collegamento della zona con il Maga mediante una striscia verde e un percorso ciclopedonale».
IL SUPERMERCATO
C’è poi il supermercato. Il rinnovamento dello spicchio cittadino compreso tra le vie Cantoni, Magenta e Torino, sarebbe completato dal previsto trasferimento del Tigros nei capannoni dell’ex Tonetti.
Pure in tal caso dal gruppo di minoranza arriva consenso.
«Nessuna pregiudiziale verso questo trasloco, tra l’altro già inserito in un ambito di trasformazione che appunto prevede il corridoio verde, anzi», rimarca Pignataro.
«Va però riletta l’intera zona dal punto di vista della mobilità e del traffico».
La ciminiera
A questo punto mancherebbe soltanto la ciminiera. «Quella crollata», conclude il piddino. «La cui ricostruzione, con gli stessi mattoni, è prevista nella convenzione».
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