IL CASO
Il sindaco toppa il post sul tunisino
Cassani sbaglia e se la prende con la vittima di un italiano e il Pd lo bacchetta

In un’epoca in cui vince chi comunica per primo, lo scivolone è sempre dietro l’angolo. Ma se a sbagliare è un sindaco, inevitabilmente l’errore si trasforma in un caso politico.
Tanto più se capita il 17 di agosto, quando la città sonnecchia in un sabato di mezza estate.
Ieri mattina, appunto sabato 17 agosto, sui giornali c’era una notizia che un sindaco leghista che ha fatto della sicurezza uno dei suoi cavalli di battaglia non poteva ignorare: un uomo che non sa come passare il suo tempo di si aggira nei pressi della stazione, giocando con un accendino finisce per dare fuoco a una macchina.
Cassani legge la notizia un po’ di corsa e pubblica sul profilo Facebook ufficiale “Andrea Cassani sindaco” un post in cui scambia vittima per carnefice, saltando poi subito alle conclusioni.
«Un tunisino dà fuoco a una macchina per passare il tempo - scrive -. In un mondo giusto questo signore dovrebbe ripagare l’auto e poi essere riaccompagnato a calcioni nel suo paese d’origine».
Peccato però che ad aver dato fuoco all’auto sia invece stato un italiano con problemi psichici.
Il tunisino era il proprietario della macchina, cioè il danneggiato. Cassani si accorge dell’errore e dopo sei minuti cancella il post ma ormai la frittata è fatta. Perché visto lo scivolone, il Pd parte lancia in resta contro il sindaco «che mostra qualche limite di comprensione dei testi scritti».
«I giornali scrivono di un sessantenne che dà fuoco all’auto di un tunisino e lui che fa? - trasforma la vittima in carnefice: per Cassani è difficile leggere mentre il suo nutrito ufficio stampa è in vacanza».
Poi l’affondo: «Come farà per capire i bilanci, le sentenze e l’urbanistica?».
«Cassani ha bisogno di distinguersi perché vuole candidarsi per una poltrona romana - afferma il consigliere del Pd Giovanni Pignataro -. Lo stress gli fa commettere questi errori, ora mi aspetto che riconosciuto l’errore esprima solidarietà al povero tunisino che si è ritrovato con la macchina bruciata». Perché in effetti ritirato il post sul profilo ufficiale “Sindaco”, Cassani ha ammesso l’errore su quello privato: «Ho sbagliato, è vero».
«Su cento giuste che ne fa, ne ha sbagliata una per sei minuti - lo difende il capogruppo leghista Stefano Deligios -. Cassani in questi giorni è in vacanza, regionevole pensare che abbia letto la rassegna stampa di corsa. Non siamo noi a dire che di solito a creare i problemi i stazione sono gli stranieri. Lo dicono le statistiche, nove casi su dieci quando c’è un problema in quella zona, la colpa è di un tunisino. L’osservazione è stata automatica, ma questa volta era sbagliata. Appena se ne è accorto, ha eliminato il post. Solo che nel frattempo il Pd lo aveva già visto e fotografato».
E qui inevitabilmente parte la stoccata agli avversari politici.
«Il problema non è il post sbagliato, che non ha letto praticamente nessuno - continua Deligios -. Il problema è questo Pd che vive nell’incubo del sindaco Cassani. Se questo è tutto quello che l’opposizione riesce a produrre come critica, significa che con questa amministrazione a Gallarate funziona tutto benissimo. Se questo è tutto quello che il Pd trova per fare polemica, possiamo stare tranquilli».
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